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Olimpiadi Tokyo 2020

Allarme Covid su Tokyo 2020: tre atleti positivi, due nel villaggio olimpico

I casi di positività registrati su tre atleti, di cui due nel villaggio olimpico, alzano il livello d’allarme per i Giochi a meno di una settimana dall’inizio dell’edizione più sofferta a causa della condizione di emergenza sanitaria internazionale. Dal 1° luglio i risultati dei test effettuati e resi noti dal comitato organizzatore hanno rilevato 45 contagi.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Covid minaccia (anche) le Olimpiadi di Tokyo 2020. I casi di positività registrati su tre atleti, di cui due nel villaggio olimpico, alzano il livello d'allarme per i Giochi a meno di una settimana dall'inizio dell'edizione più sofferta a causa della condizione di emergenza sanitaria internazionale. Sabato era stato riscontrato il primo contagio nella residenza-bolla riservata alle delegazioni e agli staff provenienti da tutto il mondo: straniero e non un atleta, era stata l'informazione scarna fornita dalle autorità nipponiche al riguardo, così come non è stata resa nota l'identità degli ultimi ‘infetti' nonostante la severità del protocollo e la rete di protezione delle misure di sicurezza. Nella stessa giornata eguale riscontro c'era stato per un membro del Comitato olimpico internazionale.

Evidentemente, non basta. E i numeri, del resto, non inducono all'ottimismo. Dal 1° luglio i risultati dei test effettuati e resi noti dal comitato organizzatore hanno rilevato 45 casi. Il timore nel Sol Levante viene ribadito dall'evoluzione della situazione, la stessa che aveva messo in forte discussione la disputa e l'organizzazione dell'evento, ritenuto veicolo di diffusione del virus nel Paese. In particolare della ‘variante Delta' molto più contagiosa. Dopo il rinvio dell'anno scorso, è rimasto a lungo in bilico col rischio che saltasse anche la finestra di questa estate. La soluzione trovata – impianti chiusi al pubblico, atleti in gara nel deserto e nel silenzio degli stadi – è sembrata solo la più classica ‘toppa'.

I casi di positività al Covid registrati nella giornata odierna si aggiungono ai 15 complessivi di sabato. Un dato che, almeno per il momento, interessa un ristretto margine di atleti, la maggior parte dei quali si sta allenando nei differenti ritiri localizzati in zone non molto distanti dalla capitale nipponica oppure è in arrivo in queste ore. Ecco perché nel novero dei contagiati figurano persone collaterali all'organizzazione e inserite nel fervore quotidiano (7 lavoratori, 6 membri dello staff e alcuni rappresentanti dei media, equamente divisi tra coloro che arrivano dall'estero e chi è residente in Giappone).

"Dimostreremo che i Giochi sono sicuri e non c'è alcun pericolo per gli atleti", sono state le parole del presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. In Giappone, però, la pensano diversamente. All'esterno della bolla di Tokyo 2020 resta lo stato di emergenza e il trend quotidiano dei casi preoccupa: la media giornaliera oltre i mille casi (1410 secondo l'ultima stima ufficiale) sposta le lancette dell'orologio all'indietro fino al mese di gennaio.

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