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Olimpiadi Parigi 2024

Alica Schmidt deve accettare la dura realtà, è un risveglio che fa male: “Forse non ci arriverò mai”

Le Olimpiadi di Parigi sono ormai alle spalle e sono andate male per Alica Schmidt. La 25enne atleta tedesca può fare adesso un bilancio della vicenda, che la porta a una conclusione tanto amara quanto realista: “Come atleta non sono ancora dove vorrei essere e forse non lo sarò mai”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Per Alica Schmidt le Olimpiadi di Parigi non sono andate esattamente come sperava. Non qualificata per la gara individuale sul giro di pista, la partecipazione della 25enne quattrocentista tedesca alle due staffette 4×400 (femminile e mista) è stata molto deludente, sia dal punto di vista personale che come squadra. Adesso che i Giochi sono finiti e le emozioni negative un po' decantate, la Schmidt può fare un bilancio della vicenda, che la porta a una conclusione tanto amara quanto realista: "Come atleta non sono ancora dove vorrei essere e forse non lo sarò mai".

Un duro risveglio per un'atleta molto amata in Germania, che deve peraltro la propria fama anche alla sua intensa e fruttuosa attività sui social: Alica ha quasi 6 milioni di followers su Instagram e più di 2 milioni su TikTok, collabora con marchi di moda, partecipa ad eventi extra atletica. Insomma si da fare per arrotondare le entrate, visto che il suo guadagno principale dal lato sportivo è di soli 700 euro, che le arrivano da una fondazione sportiva.

Alica Schmidt ha rifiutato una proposta ricchissima: andava contro i suoi princìpi morali

"Per la maggior parte degli atleti tedeschi di atletica leggera non è facile guadagnarsi da vivere con lo sport – aveva detto la Schmidt qualche tempo fa – Personalmente non potrei vivere solo con queste cifre, perché per molte competizioni ci sono anche spese di viaggio e di albergo, che non sempre vengono coperte. La maggior parte di noi studia part-time per costruirsi una seconda fonte di reddito o addirittura ha dei mini-lavori che svolge in parallelo".

La 25enne di Worms cerca dunque di avere altri introiti che le consentano di mantenersi mentre continua ad inseguire i propri sogni sportivi, ma con dei limiti ben precisi: le proposte che riceve non devono andare contro i propri princìpi morali. Alica ha dunque detto no ad una campagna pubblicitaria per la quale avrebbe dovuto mostrare se stessa in una veste che riteneva inappropriata: "Ho ricevuto un'offerta da un noto marchio, ma non ero d'accordo al 100% sulla loro linea di condotta. Non mi sentivo a mio agio e prima di firmare qualcosa devo sentirmi a mio agio al 100%. Sarebbe stata un'entrata decisamente importante per una campagna a sei cifre".

A Parigi le cose in pista sono andate molto male per la Schmidt: ha preso parte alla staffetta 4×400 femminile, ma la Germania non è riuscita a superare la batteria. Stesso esito per la 4×400 mista (due uomini e due donne), ugualmente eliminata in batteria, con in più il veleno delle polemiche per l'esclusione della compagna Luna Bulmahn, un cui post ha sollevato un polverone e le è costata l'esclusione punitiva dalla staffetta femminile.

La delusione di Alica per i risultati alle Olimpiadi di Parigi: "Non sono dove vorrei essere"

Ora Alica tira una riga in un messaggio su Instagram, con molta onestà verso se stessa in primis: "Le Olimpiadi non riguardano solo la vittoria di medaglie. Riguardano lo stare al fianco di atleti stimolanti mentre si gareggia ai massimi livelli. Mostrare ambizione, celebrare la diversità e le persone, indipendentemente da chi siano e da dove provengano. Le ultime settimane sono state un ottovolante emotivo e ho potuto imparare molto. Come atleta non sono ancora dove vorrei essere e forse non lo sarò mai. Ma una cosa è certa: non smetterò mai di provare e trovare modi per migliorare".

"Amo portarvi con me in questo viaggio e spero di ispirare i giovani atleti e mostrare quanto può essere straordinario questo sport! Tutti gli atleti possono essere così orgogliosi di se stessi per essere entrati nella squadra olimpica! E a quegli atleti che non sono arrivati ​​a Parigi quest'anno, non smettete mai di credere in voi stessi. È una strada accidentata e un giorno tutto il vostro duro lavoro verrà finalmente ripagato!", ha concluso la Schmidt, che rilancia e non vuole arrendersi.

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