Alex Zanardi, mamma Anna piange e prega per il figlio: “Vorrei addormentarmi e svegliarmi solo quando lo farà lui”
Un grande uomo ha sempre al suo fianco una grande donna. Nel caso di Alex Zanardi sono due: la moglie Daniela e la mamma. Sono ovviamente attimi di grande preoccupazione anche per la signora Anna, che da Castel Maggiore, comune in provincia di Bologna, sta seguendo in tempo reale gli aggiornamenti sulle condizioni di salute del figlio: "Vorrei solo non pensare più a niente, addormentarmi in un sonno sereno, senza brutti sogni, senza incubi. E vorrei risvegliarmi solamente quando si risveglierà Alessandro dal suo sonno", ha spiegato la donna ai cronisti de ‘Il Resto del Carlino'.
Dopo essere già passata da momenti come questo in occasione del tragico incidente di Alex nel 2001, mamma Anna è dunque ripiombata nella paura e nel dolore per il figlio: una condizione difficile, che sta condividendo con tutta l'Italia intera. "Il telefono squilla in continuazione, tutti mi chiedono, ho visto filmati, uno particolarmente bello devo proprio riconoscerlo, che mi ha davvero colpito. Filmati che le televisioni nazionali e non solo stanno dedicando a mio figlio e sono commossa da quanta attenzione, da quanto affetto ci sia attorno ad Alex. Però adesso, in questa dolorosa attesa, voglio cercare solo il silenzio. Non voglio dire altro, non me la sento, non è il momento per dire nulla".
L'affetto dell'ex primo cittadino di Castel Maggiore
In attesa di novità dall'ospedale di Siena, dove Alex Zanardi è ricoverato in terapia intensiva e in coma farmacologico, anche l'ex sindaco di Castel Maggiore ha voluto mandare un pensiero al campione di Handbike e un affettuoso abbraccio alla madre: "Ricordo bene quando nel 2013 abbiamo premiato Alex con l'Ape d'Oro, una benemerenza dedicata a quei cittadini, enti o associazioni impegnati nel sociale, nel volontariato, nel lavoro, nell’impresa – ha spiegato Marco Monesi al quotidiano bolognese – Quando dovevo contattare Alex, per coinvolgerlo in iniziative organizzate dal Comune, spesso facevo riferimento a sua mamma Anna. Una signora cordiale, sempre disponibile che tutte le volte contattava lei per me il figlio e grazie anche a lei poi riuscivamo a portare in porto le iniziative che avevamo prefissato. Non possiamo far altro che abbracciare la signora Anna cercandole di dare tanta energia e forza per sostenere questa difficile e dolorosa situazione che sta vivendo".