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Alex Zanardi demolisce il record del mondo paralimpico nell’Ironman

A Cervia, unica tappa italiane nel circuito mondiale, Alex Zanardi ha chiuso al quinto posto assoluto. Nella gara dell’Ironman vinta dal tedesco Andi Boecherer (8h01’50”), l’italiano è arrivato in 8h26’06. Un risultato che migliora di oltre mezz’ora il primato mondiale paralimpico. “Sono al settimo cielo. Dopo tanta fatica restano la gioia e bellezza di un risultato del genere”, ha raccontato dopo la prova.
A cura di Redazione Sport
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L'uomo di ferro è Alex Zanardi. A 52 anni (li compirà il prossimo 23 ottobre) è l'Ironman italiano che a Cervia, unica tappa italiana nel circuito mondiale, nella prova più dura del triathlon (3.8 km a nuoto, 180 km in bici e 42.2 km di corsa) ha chiuso al quinto posto alle tedesco Andi Boecherer (8h 01’ 50”) ma con il tempo di 8h 26’ 06” ha stabilito il nuovo record del mondo paralimpico e migliorato il suo precedente primato di Barcellona (8h 58’ 59”, nel 2017).

Sono felicissimo. In gara c’erano 2700 partecipanti, molti erano professionisti dell’Ironman che evidentemente sono andati più piano di me. Io sono arrivato al quinto posto assoluto, incredibile! E poi pure il record del mondo per un atleta disabile, 8 ore e 26 è tanta roba!

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A un anno di distanza un'altra bella emozione che racconta Sky Sport con la voce rotta dalla fatica e dalla gioia incredibile. Ennesima impresa nella carriera di uno sportivo che non s'è mai arreso.

Sono orgoglioso di questo risultato – ha aggiunto Zanardi che racconta nel dettaglio le varie prove -. Sono andato fortissimo nel nuoto poi come al solito ho commesso anche qualche errore che ha rischiato di complicare tutto… mi sono ribaltato in una curva ma in realtà l’ho fatto apposta altrimenti si sarebbero annoiati… Poi mi si è incastrato il guanto durante il rifornimento e ho preso in pieno la stazione di rifornimento.

Orgoglio, tenacia, costanza negli allenamenti e giusta preparazione. Zanardi spiega anche come si fa a diventare un Ironman… scherzi a parte, qual è il tipo di lavoro che ha svolto? Lo racconta con grande soddisfazione, elogiando il proprio staff.

Avevo preparato al meglio questa gara anche grazie al Team Enervit, puntando molto su alimentazione e integrazione, due fattori che molti atleti trascurano – ha aggiunto Zanardi -. E' una gara molto faticosa e ci sono momenti, a volte, che definisco drammatici perché ti vedi da solo e ti sembra di non farcela. Alla fine, però, restano la gioia e la bellezza di aver raggiunto un risultato del genere.

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