Alex Zanardi, procedono le indagini da parte della Procura di Siena sull’incidente
E' arrivata la conferma dalla Procura di Siena per cui l'incidente subito da Alex Zanardi al momento non avrebbe colpevoli diretti. Quasi subito, attraverso i controlli effettuati dalle forze dell'ordine sul camionista e le prime ricostruzioni di quanto avvenuto nel pomeriggio del 19 giugno sulla Provinciale vicino a Siena, all'altezza di Pienza si è appurata la mancanza di responsabilità dirette da parte dell'autista del mezzo pesante che proveniva sulla carreggiata opposta. L'inchiesta però resta aperta, tante le situazioni ancora da approfondire tra cui il ritorno sui primi rilievi effettuati, fondamentali per capire la reale successione degli eventi e definire eventuali responsabilità.
A sottolineare come tutto sia ancora in evoluzione è il presidente dell'Osservatorio nazionale incidenti stradali, l'avvocato Piergiorgio Assumma che rileva come dal punto di vista organizzativo da parte di chi ha creato la manifestazione su strada ‘Staffetta Tricolore' non sembrano esserci responsabilità dirette: "Se era una manifestazione libera, come sembra fosse, in questo caso i comuni sono stati più realisti del re per avere creato un aspetto di sicurezza". Perché in queste situazioni ogni frazione si organizza come il buon senso meglio indica e la presenza accertata di quattro agenti della polizia municipale a seguito della ‘carovana' indicherebbe il rispetto delle regole da parte di tutti.
Il ‘nodo' è un altro. Al di là delle responsabilità dell'autista o delle concessioni amministrative per svolgere la manifestazione – che appaiono dunque archiviate – restano altri aspetti in via di approfondimento visto che le domande restano tante e diverse. Una su tutte: come è potuto accadere. Detto che Alex Zanardi è considerato a tutti gli effetti un atleta professionista a garanzia della propria sicurezza e di quella altrui, l'invasione della corsia opposta lascia aperta la porta a qualsiasi motivazione che vada al di là di un semplice caso, una distrazione.
Si tornerà ad analizzare la segnaletica, lo stato del manto stradale, la ricostruzione dell'urto attraverso le forze d'attrito e la velocità dei due mezzi. La Procura di Siena ha già fatto sapere che nei prossimi giorni tutti i mezzi sequestrati verranno affidati ad un consulente e si ritornerà sul luogo dell'incidente per periziare ancora una volta la dinamica di quanto accaduto.
