Alex Schwazer dopo l’assoluzione: “Aspettavo questo giorno da 4 anni e mezzo”
Il Gip del Tribunale di Bolzano ha chiuso il processo di primo grado per doping ad Alex Schwazer assolvendo l'atleta ed archiviando il caso stabilendo che: "Non ha commesso il fatto". Si è tolto un macigno dalle spalle l'oro olimpico di Atene 2008 che ha sempre professato la sua innocenza. Con grande gioia Schwazer ha commentato la notizia, ma non ha nascosto che dovrà passare del tempo per metabolizzare sia l'esito della sentenza che questi quattro anni e mezzo tremendi:
Sono molto, molto contento, credo che ho bisogno ancora di tempo per metabolizzare il tutto, è da quattro anni e mezzo che aspetto questo giorno e quando questo giorno finalmente arriva ci metti un po' per capire tutto. Non ho mai mollato, non ho mai smesso di lottare, io assieme a Sandro Donati e all'avvocato Brandstaetter non abbiamo mai mollato.
Schwazer mentre si stava allenando nella zona di Vipiteno ha saputo l'esito del processo e parlando con l'AGI ha detto:
Non abbiamo mai smesso di lottare e questa dura battaglia che viene ripagata, mi fa felice, adesso mi sento più leggero che finalmente c'e' scritto nero su bianco che sono innocente.
Le motivazioni della sentenza Schwazer
Le conclusioni del decreto di archiviazione del Gip contengono il nodo focale, quello che potrebbe portare all'ipotesi del complotto in quanto il Gip ritiene accertato: "con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi, e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell'atleta, come pure del suo allenatore Sandro Donati. Esistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l'accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati".