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Alex Schwazer ai napoletani: “Vi voglio bene, al telefono scherzavo”

Il marciatore finito nei guai per doping dopo le discutibili frasi (“sono altoatesino non napoletano”) chiarisce su Facebook: “Sono sereno”. Ma il presidente del Coni Malagò: “Quella frase è un colpo al cuore”
A cura di Redazione
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Conferenza Stampa Alex Schwazer per il caso Doping

"Voglio bene a Napoli ed ai napoletani; ho un bellissimo ricordo di una gara a Napoli vinta nel 2010. Estrapolare, come è avvenuto, da una mia breve dichiarazione, dove volevo semplicemente e scherzosamente dire che non possiedo doti di furbizia, una mia mancanza di stima verso i napoletani è offensivo per i miei sentimenti di rispetto verso Napoli e i suoi cittadini". Alex Schwazer, il marciatore altoatesino finito nei guai per questioni di doping, sul suo profilo Facebook respinge le nuove accuse nate attraverso indiscrezioni giornalistiche sull'inchiesta condotta dai carabinieri circa il periodo in cui avrebbe fatto uso di Epo, sostanza proibita.

Le rivelazioni riguardano un carteggio con il medico della Fidal Pierluigi Fiorella. "Posso giurarti che non ho fatto niente di proibito. Ti ho dato la mia parola e non ti deluderò – scriveva Schwazer poche ore prima di essere scoperto positivo agli esami antidoping -. Sono altoatesino, non sono napoletano". Parole che hanno innescato nuove indagini e al tempo stesso offeso numerosi napoletani che si sono sfogati sulla pagina Facebook dell'atleta. Oggi della vicenda ha parlato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "La frase di Schwazer è un colpo al cuore non solo per i napoletani ma per tutte le persone di buon senso" ha commentato. L'atleta dal canto suo si è dichiarato "assolutamente sereno": "Non posso che confermare quanto già dichiarato ed esposto nelle sedi competenti".

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