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Olimpiadi Tokyo 2020

Aldo Montano paga un prezzo alto: “Un anno e mezzo fa ho scoperto di avere una necrosi progressiva”

Aldo Montano si ritira come vorrebbe fare qualsiasi atleta di alto livello: con una medaglia olimpica, la quinta della sua carriera. Adesso è tempo di scrivere altre pagine della sua vita, ma prima il 43enne livornese dovrà pagare un prezzo abbastanza alto: la diagnosi è arrivata un anno e mezzo fa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Aldo Montano appende la sciabola al muro e si ritira con lo splendido argento conquistato nel concorso a squadre alle Olimpiadi di Tokyo: partito da riserva, il toscano ha scalzato un Samele non al meglio e ha guidato la rimonta dell'Italia in semifinale, disputando poi anche la finale persa contro la fortissima Corea del Sud.

È la 14sima medaglia olimpica della famiglia Montano nella sciabola: una autentica dinastia che va avanti dall'inizio del secolo scorso, quando il primo Aldo Montano – nonno di ‘Aldino' – vinse 2 argenti a Berlino nel '36 e a Londra nel '48. Poi ci sono state 3 medaglie vinte da suo padre Mario Aldo Montano, una da Carlo Montano, due da Mario Tullio Montano, una da Tommaso Montano, questi ultimi tre cugini del padre. Infine le 5 medaglie olimpiche del 43enne livornese, tra le quali ovviamente brilla il leggendario oro ad Atene nel 2004.

Istrionico, per anni al centro del gossip per le sue relazioni con Manuela Arcuri ed Antonella Mosetti, protagonista di show televisivi, Montano ora deve voltare pagina nel libro della sua vita, ma sembra attrezzato per farlo nella maniera migliore, come ha raccontato al Corriere della Sera qualche giorno fa: "La mia esuberanza giovanile? Non so se l'ho fatto più per una spensieratezza giovanile o per mascherare una normalità che amo. La base è una famiglia tradizionale: babbo, mamma, sorella. Si mangia alla stessa ora, le vacanze si fanno assieme. Sto riproponendo lo schema a mia moglie e ai miei figli".

Ed a proposito della compagna Olga Plachina, quattrocentista e modella russa più giovane di lui di 19 anni, Montano non nasconde un pizzico di gelosia: "Nasco geloso. E rimango geloso se ho modo di preoccuparmi. Anche di mia moglie lo sono stato e lo sono. Non ci siamo mai lasciati, ma qua e là ho dovuto riacciuffarla: quante volte mi sono fiondato a Mosca…".

La nuova vita di Aldo Montano partirà soltanto dopo aver pagato un prezzo abbastanza alto ad un carriera così lunga, lo attende infatti un'operazione non banale: "Un anno e mezzo fa ho scoperto di avere una necrosi progressiva. La protesi, a fine carriera, diventa necessaria. È lo scotto per aver gareggiato a lungo". È una necrosi al femore sinistro con cui ha cercato dolorosamente di convivere negli ultimi mesi con terapie ed infiltrazioni, adesso l'intervento di protesi all'anca non è più rinviabile. Una sfida che Montano affronterà con coraggio: non hai fatto diversamente in vita sua.

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