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Ai Giochi Panamericani l’errore più pazzo di sempre: record da buttare, il percorso era troppo corto

L’incredibile epic fail è avvenuto durante gli ultimi Giochi Panamericani nella 20km di marcia. La peruviana Kimberly Garcia ha vinto stracciando di 10 minuti ogni primato femminile e di ben 4 minuti quelli maschili. Poi, tra il caos generale, l’imbarazzante verità.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'epic fail che ha fatto il giro del mondo è stato compiuto durante gli ultimi Giochi Panamericani che si sono svolti a Santiago, in Cile, quando è arrivato il giorno dei fondisti e delle fondiste, impegnati nelle classiche distanze dei 20 e dei 10 chilometri. Nella prova femminile però è andato tutto storto e si è dovuto ammettere il clamoroso errore di fronte ad un tempo impressionante della peruviana Kimberly Garcia che ha vinto frantumando ogni primato, anche maschile.

Tra le specialità di giornata di questo fine settimana, in Cile, per i Giochi Panamericani, c'erano anche le due prove di 20 km di marcia, sia maschile che femminile. Mentre la competizione maschile si è svolta regolarmente, non altrettanto è andata per quella femminile che ha fatto gridare prima all'impresa titanica di Garcia, per poi lasciare immediatamente spazio a perplessità e infine, all'imbarazzo da parte dell'organizzazione, per avere combinato l'impensabile.

Che qualcosa non stesse procedendo per il verso giusto lo si era intuito sin dalla prima fase della 20 km di marcia femminile quando Kimberly Garcia, già vicecampionessa del mondo sulla 35 km a Budapest lo scorso agosto, stava ottenendo dei parziali a dir poco da brivido. Sul circuito di Santiago, infatti, l'atleta peruviana aveva sorpreso tutti nei vari rilevamenti stabiliti per regolamento, fermando il cronometro ben al di sotto di ogni primato femminile stabilito fino ad oggi. E quando Garcia è arrivata per prima al traguardo chiudendo in un impressionante, quanto impossibile 1:12.26, è scoppiato il caos.

L'organizzazione non ha inserito alcun tempo conclusivo di nessuna delle atlete in gara, lasciando unicamente alcuni parziali anche per diverso tempo dopo la conclusione della prova. Per rivedere le tempistiche e cosa fosse successo, è stata prima sospeso e poi rimandato il via della gara maschile. Che qualcosa non tornasse era talmente palese che è parso incredibile come nessuno fosse intervenuto anche durante la marcia: il tempo di 1:12.26 è stato di ben 10 minuti in meno rispetto al record del mondo attuale femminile e oltre 4 minuti in meno rispetto all’1:16.36 del record del mondo maschile del giapponese Yusueke Suzuki.

Cos'è accaduto? Semplice: è stata calcolata male la lunghezza del percorso e non di qualche metro ma di ben 3 chilometri. Uno scandalo che ha convolto l'intera organizzazione dei Giochi che ha dovuto emettere un comunicato ufficiale di scuse trovando anche il classico capro espiatorio cui asserire l'intera colpa, nella figura del responsabile Marcelo Ithurralde, sollevato immediatamente dal suo ruolo. "In relazione alla gara di marcia femminile svoltasi oggi al Parque O'Higgins, informiamo che i tempi ufficiali della gara sono nulli a causa di un problema di misurazione di esclusiva responsabilità della Pan American Athletics Association (APA)‘, ha affermato il Comitato Organizzatore di Santiago in un comunicato.

"L'esperto incaricato dall'APA, il signor Marcelo Ithurralde, non ha effettuato misurazioni precise del percorso effettuato dagli atleti durante la gara" continua la nota degli organizzatori, "Come stabilito dalle normative internazionali, l'APA è l'unica organizzazione autorizzata ad effettuare misurazioni e quindi è responsabile della distanza ufficiale della competizione. Da parte sua, la Corporazione Santiago 2023 ha solo il compito di assumere l'esperto designato dall'APA e di facilitare il suo lavoro nel campo delle competizioni.  Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio causato agli atleti, ai loro allenatori, al pubblico e alla stampa presente, ma questa situazione non può essere attribuita al comitato organizzatore"

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