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Olimpiadi Parigi 2024

A Paola Egonu chiedono di Ekaterina Antropova: risponde con una sola parola, è l’Italia che vince

Italia-Stati Uniti è appena finita, le azzurre della pallavolo femminile hanno vinto una storica medaglia d’oro alle Olimpiadi. Chiedono a Paola Egonu cosa ci sia nell’abbraccio di poco prima con Ekaterina Antropova. “Squadra” è la sua risposta che spiega il grandissimo lavoro fatto da Julio Velasco con le azzurre. È l’Italia che vorremmo sempre vedere, non solo nello sport, l’Italia che vince.
A cura di Paolo Fiorenza
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Paola Egonu ce l'abbiamo noi. La migliore giocatrice di pallavolo al mondo è italiana. E finalmente la 25enne veneta ha trovato qualcuno che le liberasse mente e braccia dopo gli ultimi anni di grande sofferenza non solo sportiva e soprattutto la inserisse in un contesto in cui non era chiamata a prendersi compiti e responsabilità che avrebbero schiacciato chiunque. Julio Velasco ha compiuto un capolavoro con Paola e tutte le altre ragazze della meravigliosa Italvolley che ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi. La gestione Mazzanti sembra ormai preistoria, amarezze e veleni, il dualismo Egonu-Antropova, la panchina per Paola, il futuro che sembrava appartenere alla 21enne Ekaterina. Tutto spazzato via dalla profonda conoscenza – di pallavolo e animi umani – di Velasco. La grandezza del suo lavoro è tutta nella risposta che la Egonu dà quando le chiedono dell'abbraccio con l'Antropova: "Squadra".

Una sola parola, squadra. Sembra facile a dirlo così, sembra il segreto di Pulcinella in uno sport appunto di squadra com'è la pallavolo, ma in quella parola c'è il senso di un cammino fatto assieme, di infiniti palloni messi a terra dall'una e dall'altra, ma soprattutto dall'una per l'altra. Perché da soli non si va da nessuna parte – anche se sei l'MVP del torneo olimpico, premio assegnato dopo la finale alla Egonu – e men che meno se non si è tutti connessi verso l'obiettivo comune. E allora quando subito dopo la finale olimpica chiedono a Paola cosa significhi l'abbraccio di poco prima con Kate, lei allarga i suoi occhioni e pronuncia quella parola che spiega tutto: "Squadra".

"Veramente lo penso. Quest'anno è stato stupendo poter dividere la responsabilità con la squadra, quindi in quell'abbraccio c'è tanto", dice la Egonu e nelle sue parole pulite, nei suoi occhi sinceri, c'è tutta l'Italia che vorremmo sempre vedere, non solo nello sport. L'Italia che non litiga, l'Italia che rema dalla stessa parte, l'Italia che fa squadra. È l'Italia che vince, che fa gioire e commuovere, che ci fa sentire parte di qualcosa che ci scalda il cuore. Grazie Paola, grazie Kate e tutte le meravigliose ragazze della pallavolo.

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