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Papa Francesco e la passione per il calcio: l’amore per il San Lorenzo nato da “Quel gol di Pontoni”

La grande passione per il calcio di Papa Francesco: l’amore per il San Lorenzo nato in famiglia e al “gol di Pontoni” che consegnò al Ciclon il titolo.
A cura di Vito Lamorte
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Il mondo, cattolico e non, piange la morte di Papa Francesco. Dopo diverse settimane passate al Policlinico Gemelli di Roma, per curare una bronchite e poi per una polmonite bilaterale, il Santo Padre era tornato a Santa Marta per la convalescenza e il giorno di Pasqua aveva presenziato alla funzione dalla Loggia in Piazza San Pietro per la benedizione ‘Urbi et orbi'. La scomparsa del Sommo Pontefice è stata annunciata dalla sala stampa vaticana: “Alle 7:35 è tornato alla Casa del Padre”.

Jorge Mario Bergoglio era un grande appassionato di sport e soprattutto di calcio: il suo legame con il San Lorenzo de Almagro va ben oltre il semplice tifo e si forgiò durante l'infanzia all'interno del club. La passione per il Ciclón l'ha ereditata dalla sua famiglia: suo padre, appassionato di basket, giocava nella squadra rossoblù e la domenica pomeriggio la passava al Gasómetro in Avenida La Plata, lo stadio del San Lorenzo.

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Papa Francesco e la passione per il San Lorenzo

Il San Lorenzo venne fondato nel 1908 dai giovani del quartiere di Almagro sotto la protezione del sacerdote salesiano Lorenzo Massa: preoccupato per la sicurezza dei bambini, Massa offrì il cortile dell'Oratorio di San Antonio per giocare, in cambio della partecipazione alla messa domenicale. In segno di gratitudine, i giovani diedero al club il nome San Lorenzo, in onore del santo e del sacerdote che li aveva sostenuti.

Da arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio mantenne uno stretto rapporto con San Lorenzo. Ogni primo aprile, anniversario della fondazione del club, celebrava messa nella cappella del club e nel Villaggio Olimpico, da dove poteva vedere il Nuovo Gasometro. La sua passione per la squadra era nota e si manifestava in gesti semplici, come l'emozione di celebrare la messa con lo stadio sullo sfondo.

Quando venne eletto Papa, nel 2013, si parlò di ‘Efecto Francisco‘ perché il club vide aumentare il numero di tifosi e di soci in tutti il mondo, tra cui personaggi come Novak Djokovic. Nel corso del suo pontificato, Francesco ha dimostrato in diverse occasioni il suo amore per il Ciclon e nel 2014 una delegazione del San Lorenzo, dopo aver vinto la Copa Libertadores, si è recata in Vaticano per consegnargli una replica del trofeo. Il Papa non nascose la sua commozione e dichiarò senza troppi giri di parole: "Essere originario di San Lorenzo fa parte della mia identità culturale".

Nel 2016 venne organizzata a Roma, dopo l'incontro con il Papa, una partita tra la squadra giallorossa e gli argentini all'Olimpico e l'incasso venne devoluto per le popolazioni colpite dal terremoto nel centro Italia.

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L'amore di Papa Francesco per il San Lorenzo: "Quel gol di Pontoni!"

Dopo la sua elezione nel 2013 Papa Francesco scrisse una lettera per ringraziare il San Lorenzo per il sostegno e la vicinanza: "Mi ha reso molto contento la lettera che, in occasione della mia elezione alla Cattedra di Pietro, ha voluto inviarmi a nome del Club Atletico San Lorenzo de Almagro, così come la maglietta della squadra che tanto amichevolmente mi avete regalato".

Le parole del Pontefice non erano solo di circostanza e ricordavano alcuni momenti significativi della sua gioventù legata ai colori del Ciclòn: "A 10 anni seguii la gloriosa campagna del ’46. Quel gol di Pontoni!". Il riferimento è al gol che consegnò al San Lorenzo il terzo titolo argentino segnato dall'attaccante, detto il Chancha, che faceva parte del Terceto de Oro con Rinaldo Martino e Armando Farro.

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Di quella squadra conosceva la formazione a memoria e 70 anni dopo la recitava senza tentennamenti davanti alle telecamere di Tyc Sports: “Blazina; Vanzini, Basso, Zubieta, Greco e Colombo; Imbelloni, Farro, Pontoni, Martino e Silva”.

In occasione dei Mondiali del 2014 fece un videomessaggio in cui raccontava come “lo sport non è solo una forma d’intrattenimento, ma anche — e direi soprattutto — uno strumento per comunicare valori che promuovono il bene della persona umana e contribuiscono alla costruzione di una società più pacifica e fraterna”.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, non è solo un Pontefice molto amato ma è stato anche un grande uomo di sport.

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