Hamilton ha già capito come andrà a finire con la Ferrari, riflessione amara: “Non so che fare”

Lewis Hamilton sembra rassegnato, ha capito cosa lo attende per tutta la stagione in Ferrari. E, dopo l'ennesima delusione nel Gran Premio in Arabia Saudita, sente di aver già toccato il fondo a stagione iniziata. Cosa peggiore, non intravede alcun margine di risalita, la possibilità di cambiare una situazione che non immaginava potesse essere tanto disastrosa: a Jeddah ha chiuso al settimo posto, staccato di ben 31 secondi da Charles Leclerc (finalmente sul podio). Il pilota britannico teme – ma dalle parole che usa per raccontare la propria amarezza è molto di più che una semplice paura – che il suo destino sia segnato sia per come sono andate le cose sia per l'esperienza da sette volte campione del mondo che gli sussurra riflessioni scoraggianti. "Niente di positivo oggi, a parte il podio di Charles che è fantastico per la squadra".
Il silenzio nel Team Radio quando gli dicono "P7"
La frase mormorata nasconde altro. È l'incipit di una constatazione più profonda, segnali in tal senso c'erano stati già in occasione del Team Radio con Adami, il suo ingegnere di pista. "P7", gli comunicano dal muretto. Hamilton resta in silenzio. "A metà del secondo stint il ritmo era buono. Nel primo stint invece c'era sottosterzo e surriscaldamento", gli viene detto ancora dai box. La risposta che dà l'inglese è chiarissima: "Bravo Charles. Mi dispiace di non aver avuto il ritmo giusto oggi".

Pessimista: "Non c'è niente che mi dica qual è il problema"
Il resto lo concede nelle dichiarazioni a caldo e quelle ribadite ai media successivamente. "È stato orribile… è stato orribile. Sbandavo e basta. Primo stint, sottosterzo enorme, la macchina non sterzava. E poi un'enorme deflessione. Poi il secondo stint, un equilibrio leggermente migliore, ma comunque niente ritmo". Hamilton non riesce a darsi una spiegazione sul perché va tutto così male, eppure il successo nella Sprint a Shanghai aveva alimentato ottimismo. Quanto accaduto dopo l'ha spazzato via. "Non ho una risposta al riguardo – ha aggiunto -. Faccio fatica a sentire la macchina sotto di me. Ma non c'è niente che mi dica: ecco il problema è questo".
Riflessione amara sulla stagione: "Sarà dolorosa"
L'inglese è tornato anche sulla diversità di assetto tra la sua monoposto e quella di Leclerc, che a Jeddah ha dato tutto. "Abbiamo assetti leggermente diversi, devo vedere se quell'assetto è quello che va bene alla macchina. E poi, certo, lui e la sua squadra stanno sicuramente facendo un lavoro migliore". Ma la cosa più preoccupante per sé e per la Ferrari è che Hamilton ha sottolineato come non nutra alcuna fiducia per il futuro immediato. "In gara ho provato di tutto, ma la macchina non ce la faceva ad andare più veloce". E per il prossimo Gran Premio la previsione che fa è apocalittica: "Farò fatica anche a Miami. Al momento non c'è una soluzione. Quindi, credo che il resto della stagione sarà doloroso".