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Conceiçao stanco, chiede rispetto: “Succede dalla mia prima partita al Milan, è come se non fossi io”

Sergio Conceiçao stanco delle voci sul suo futuro al Milan dopo la sconfitta dall’Atalanta si è lasciato andare ad uno sfogo durante l’intervista.
A cura di Marco Beltrami
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Sergio Conceiçao si è lasciato andare ad uno sfogo dopo la sconfitta interna del suo Milan contro l'Atalanta. Non ne può più l'allenatore portoghese delle voci sul futuro, e per questo ha chiesto pubblicamente rispetto. Dal primo giorno del suo arrivo l'erede di Paulo Fonseca si è sentito in discussione con i rumours sui possibili sostituti che a suo dire hanno destabilizzato il gruppo, evidenziando una scarsa considerazione del suo lavoro e soprattutto del suo curriculum.

Ha fatto fatica forse a trattenersi Conceiçao di fronte all'ennesima domanda su cosa succederà e su quale sarà il suo futuro in rossonero. Una situazione stucchevole, alla vigilia del match contro l'Inter di Coppa Italia: "Il mio futuro? (Ride ndr) –  a DAZN – Da quando sono arrivato qui, ho vinto la Supercoppa, e dopo la prima partita con il Cagliari hanno cominciato a parlare tutti i giorni di nuovi allenatori che vengono al Milan".

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Una situazione che a detta dell'ex centrocampista non può che rovinare la serenità del gruppo, con tanti giocatori che non hanno le spalle larghe come lui: "A livello di stabilità, per me va bene perché sono nel mondo del calcio da 40 anni visto che ho iniziato a 9 anni, ma non per il gruppo di lavoro: loro vedono tutte le notizie e di cosa si parla. Dovremo avere la personalità e il carattere di capire che dovremo lavorare oggi per essere migliori domani. Se pensiamo fra un mese…".

Alla fine ecco la richiesta di un cambio di rotta nei suoi confronti, con la necessità di maggiore rispetto: "Non è facile perché penso che non abbiano rispetto. Parlano della prossima stagione come se l’allenatore del Milan fosse qualcuno che non è mai stato nel calcio e non ha mai allenato. E non è vero. Questa è la mia verità, è quello che sento. Il mio futuro è lavorare domani per preparare la partita con l’Inter e provare a vincere questo titolo, perché vincerne due, non so da quanti anni non succede per una società storica come il Milan".

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