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L’allenatore del Leicester retrocede ma scherza con gli avversari: i tifosi non lo perdonano

Il Leicester è la seconda squadra a retrocedere in questa Premier League ma i tifosi bersagliano van Nistelrooy: dopo il fischio finale lo hanno pizzicato a ridere con gli avversari.
A cura di Ada Cotugno
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Dopo appena un anno il Leicester retrocede in Championship: è durato solo una stagione il grande ritorno in Premier League, conquistato dopo aver stravinto il campionato sotto la guida di Enzo Maresca. La squadra ha risentito il salto di categoria e il prossimo anno dovrà ripartire dal campionato cadetto, probabilmente sempre con Ruud van Nistelrooy in panchina: l'allenatore delle Foxes però è stato oggetto di una feroce polemica da parte dei suoi stessi tifosi che non hanno accettato il comportamento che ha avuto alla fine della partita.

Al club è stata fatale la sconfitta per 1-0 contro il Liverpool che ne ha sancito la retrocessione in casa. Dopo il fischio finale l'ex giocatore del Manchester United è andato ad abbracciare i rivali e a salutarli come se nulla fosse accaduto. I tifosi si aspettavano da lui un atteggiamento diverso e per questo è stato bersagliato perché sembrava quasi inconsapevole di quello che era appena accaduto.

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van Nistelrooy retrocede ma ride con gli avversari

L'atteggiamento dell'allenatore del Leicester ha fatto infuriare tutti i tifosi che non hanno capito nulla del suo comportamento. Dopo la sconfitta in casa contro il Liverpool le Foxes sono retrocesse: è la seconda squadra a salutare la Premier League in questa stagione dopo il Southampton di Ivan Juric che ha chiuso l'avventura come peggior club degli ultimi anni. Al fischio finale i giocatori si sono lasciati andare alla tristezza per il risultato negativo, ma lo stesso non è stato per il loro allenatore.

van Nistelrooy si è avvicinato subito al connazionale Slot per abbracciarlo e alla fine ha fatto un giro di campo per salutare i giocatori avversari. Le telecamere lo hanno pizzicato accanto a Elliott mentre scherzava e rideva con lui, un atteggiamento imperdonabile per i tifosi che in quel momento chiedevano rispetto dal loro allenatore: non gli sono andati giù quei sorrisi, soprattutto perché è la seconda retrocessione del Leicester nel giro di due anni.

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