Il passato irrompe contro Zverev, urla al torneo di Monaco: “Picchiatore di donne”

Era già successo all'inizio di quest'anno a Melbourne, dopo la finale dell'Australian Open persa con Sinner, è accaduto nuovamente oggi, proprio a casa sua, in Germania: Alexander Zverev ha rivisto il suo passato tornargli contro, nella sua faccia più sgradevole, urlatogli dalle tribune. Allora era stata una donna a gridare con tutta la voce che aveva: "L'Australia crede a Olya e Brenda!". Oggi, durante il durissimo quarto di finale del torneo di Monaco vinto al terzo set contro Griekspoor in oltre tre ore di gioco, è stato uno spettatore ad interrompere la routine di servizio del tedesco per urlare: "Andiamo, fottuto picchiatore di donne!".
Uno spettatore urla contro Zverev al torneo di Monaco: le accuse di violenza domestica
Il punteggio era sul 5-5 del secondo set, dopo che l'olandese aveva vinto il primo, quando Zverev è stato interrotto mentre serviva. L'urlo dello spettatore si riferiva alle accuse di violenza domestica rivolte al tennista, attuale numero 3 al mondo, da due donne, sue ex compagne. Sascha non ha reagito, ricompondosi mentre altri spettatori fischiavano l'uomo che aveva urlato. Peraltro Zverev – al successivo cambio di campo, mentre si sentiva altro vociare dalle tribune – ha chiesto all'arbitro di cacciare il medesimo spettatore, cosa effettivamente avvenuta dopo l'intervento della sicurezza.
Come testimoniano questi episodi, c'è chi non può e non vuole dimenticare le pesantissime accuse rivolte a Zverev dapprima da Olya Shrypova e poi da Brenda Patea, madre di sua figlia Mayla: la prima aveva sostenuto che il tedesco l'avesse scaraventata contro il muro e cercato di soffocarla con un cuscino (senza peraltro intraprendere azioni legali, mentre un'indagine indipendente durata 15 mesi per conto dell'ATP non aveva portato a riscontri e dunque a sanzioni), la seconda lo aveva portato in tribunale denunciandolo per lesioni personali, causa archiviata dopo una compensazione extragiudiziale di 200mila euro versati dal giocatore.
"Ci sono sempre uno o due idioti allo stadio"
Dal canto suo, Zverev non ha dato troppo peso alla vicenda: "Ci sono sempre uno o due idioti allo stadio, non è un problema – ha detto dopo la vittoria su Griekspoor, esprimendo poi tutta la sua soddisfazione per la semifinale raggiunta a Monaco (lo attende sabato l'ungherese Marozsan) – Ho vinto una partita che non vincevo spesso negli ultimi due mesi. Un set e 4-5 sotto, con lui che serviva per il match, è stata una vittoria estremamente importante per me, soprattutto mentalmente".