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Guendouzi furioso alla fine di Lazio-Bodo, urla ai compagni: “Tirate fuori i c…”. Cosa è successo

Il centrocampista francese protagonista del turbolento dopo gara: passa dalle lacrime di disperazione alla rabbia per aver perso la qualificazione in semifinale ai rigori. Con chi ce l’ha.
A cura di Maurizio De Santis
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Le lacrime per la delusione poi la rabbia furibonda. Mateo Guendouzi ha vissuto emozioni forti, contrastanti per l'eliminazione della Lazio dall'Europa League ai rigori. Era talmente contrariato da mandare a quel paese tutti, dai compagni di squadra fino al vice tecnico, Del Rosso (col quale sarebbe anche quasi arrivato alle mani), e allo stesso Baroni che ha provato a calmarlo. Ma ormai era troppo tardi. Epilogo peggiore non poteva esserci. È passato il Bodo/Glimt, che ha avuto il merito di sbagliare meno, lasciando ai biancocelesti la profonda amarezza per un risultato che era stato acciuffato, ribaltato e poi rimesso in discussione.

Dal 2-0 di partenza in favore dei norvegesi al 3-0 per la squadra di Baroni tenuta in corsa dalle reti di Castellanos (21°) e Noslin (93°) e poi a un passo dalla qualificazione grazie al guizzo di Dia nei supplementari (99°). Mancava pochissimo, in quello spiraglio s'è infilato Andreas Helmersen che al 109° ha realizzato il gol sufficiente ad allungare la sfida ai tiri dal dischetto. E lì il mondo è crollato addosso alla Lazio.

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La reazione furibonda di Guendouzi: cosa è successo a fine partita

Guendouzi, ex Marsiglia, è uno dei più provati: il suo volto viene inquadrato in primo piano dalle telecamere, è l'immagine della disperazione. A stento riesce a trattenere il pianto, se ne sta accovacciato e non si dà pace. Poi si alza, senza nemmeno attendere gli altri va a rendere personalmente omaggio ai tifosi della Curva e se ne va. È il prologo all'ira funesta che prende il sopravvento poco dopo al rientro nello spogliatoio. In diretta a Sky Sport raccontano dell'esplosione di nervi tale da avere sbottato contro i compagni, imprecando per la mancanza di "attributi" necessaria in situazioni del genere.

A cosa si riferiva? Con ogni probabilità a qualcuno che non se l'è sentita di presentarsi sul dischetto e prendersi la responsabilità di calciare dagli undici metri. Del Rosso lo avvicina nei pressi del tunnel con le migliori intenzioni ma la reazione di Guendouzi è brusca, a parole e anche nei modi tanto che Baroni rischia un mezzo spintone. Il francese è fuori di sé, bofonchia qualcosa ("ma tirate fuori i co…..i!") e manda tutti a farsi benedire.

Zaccagni: "Nessuno s'è rifiutato di battere i rigori"

"La rabbia c'è da parte di tutti. C'è chi la esprime in un modo, chi in un altro. Ne parleremo domani a mente lucida". Sono le parole di Zaccagni nel dopo gara che torna anche sulla questione dei rigori e di chi, forse, non se l'è sentita di batterli. Lui, però, chiarisce: "No, nessuno si è rifiutato – ha aggiunto -. C'erano solo ragazzi che avevano tanta voglia di tirarlo. I rigori sappiamo tutti come sono e non si può dire niente al riguardo". 

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Baroni difende la squadra: "Orgoglioso di questi ragazzi, tutti"

Sull'argomento è tornato anche il tecnico, Baroni, che ha difeso tutti i calciatori spazzando via ogni illazione, la cosa peggiore in un momento del genere. "Posso solo fare i complimenti a tutti, compresi i rigoristi. Quando arrivi ai rigori ci sono tanti fattori, ci sono giocatori che se la sentono oppure no. Ma io sono orgoglioso di tutti". Ultimo pensiero dedicato a Nuno Tavares, costretto a uscire per l'ennesimo infortunio. "Ha lasciato il campo piangendo – ha concluso l'allenatore della Lazio -. Ho cercato di consolarlo e anche lo stadio lo ha acclamato. Adesso bisogna valutare l'entità di questa nuova ricaduta".

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