Christophe Dugarry: “Al Milan litigai con Sebastiano Rossi, volevo impormi. Mai pace con Deschamps”

Christophe Dugarry a 53 anni è ancora nel mondo del calcio, ma è passato dall'altra parte della barricata, ovvero dietro un microfono: l'ex attaccante francese è opinionista per RMC e non risparmia mai commenti taglienti. Nel corso della sua carriera, Dugarry è passato anche per l'Italia: quando aveva 24 anni, il Milan lo prese dal Bordeaux, squadra in cui giocava anche Zidane, che invece in quella stessa sessione di calciomercato andò alla Juventus. Gli anni successivi avrebbero premiato la scelta dei bianconeri, mentre Dugarry non è mai salito al livello di Zizou, pur facendo parte della Francia campione d'Europa e del Mondo.
Dugarry al Milan fu un flop: "Ma avrei dovuto insistere, averlo lasciato è il più grande rimpianto"
Al Milan Dugarry non riuscì a imporsi, complice la stagione disgraziata con prima Tabarez e poi Sacchi in panchina (6 gol in 26 presenze, undicesimo posto finale in classifica ed eliminazione dalla Champions già nella fase a gironi) e a fine anno fu ceduto senza rimpianti al Barcellona: "Prima di andare al Milan incontrai i dirigenti della Juventus, a Parigi. Avevano preso Zidane, mi proponevano 5 anni ma il primo in prestito al Bologna, così alla fine preferii il Milan. Fu un anno difficile? Fu una bella stagione. C'era tanta concorrenza con Baggio, Savicevic, Weah, Simone, ma Sacchi mi faceva giocare. Avrei dovuto insistere perché Capello, che sarebbe tornato l'anno dopo, contava su di me. Aver lasciato il Milan è il più grande rimpianto della mia carriera. La mentalità e il calcio italiani erano più vicini a me. Non sarei mai dovuto andare al Barcellona dove Van Gaal mi aveva detto che voleva affiancarmi a Ronaldo, il brasiliano, e invece mi faceva giocare da regista".

Al Milan risale anche uno scontro con un altro calciatore dal carattere forte: "Litigai con Sebastiano Rossi, per robe di campo. Ero giovane, volevo impormi. Avrei dovuto evitare anche perché eravamo tutti tesi per via dei risultati deludenti. Ma non fu nulla rispetto alle vere risse di spogliatoio a Bordeaux. Chi mi impressionò di più tra i miei compagni al Milan? Ho la fortuna di aver giocato con tanti grandi giocatori, ma Baggio era fenomenale. Eccezionali pure Boban, Baresi, Albertini, Savicevic. Con Maldini e Costacurta c'era affinità. Imparavo cose nuove ogni giorno. Era una squadra galattica, Zidane e Baggio i migliori con cui ho giocato. Baggio era un giocatore a parte. Zizou ha sempre avuto il talento, ma non avrei mai pensato potesse diventare un fuoriclasse. In tanti sono forti tra i 18 e i 20 anni, Zidane ci ha messo sopra il lavoro, la giusta mentalità e la voglia di arrivare".

La faida tra Dugarry e Deschamps: "Pace con lui? Non succederà mai"
Nella chiacchierata con la ‘Gazzetta dello Sport', Dugarry sponsorizza Zidane per la panchina della Francia, mentre ha parole di ben altro tenore per l'attuale CT transalpino, Didier Deschamps: "Zizou deve diventarlo anche perché sarebbe logico e tutto il Paese se lo aspetta. Con lui sarà tutto molto più bello, il suo calcio vincente e spettacolare restituirà il piacere del gioco ai tifosi. Pace con Deschamps? Non succederà mai. Non ci apprezzavamo da giocatori, ma si è arrabbiato molto perché l'ho criticato per non aver portato Benzema all'Europeo del 2016. E con Didier o sei con lui o contro di lui".