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Djokovic vede Messi spuntare all’improvviso sul maxischermo a Miami: a fine match non trattiene l’emozione

Il boato del pubblico ha attirato l’attenzione del campione serbo: s’è accorto della presenza dell’argentino durante la semifinale vinta contro Dimitrov al Miami Open. “Ammetto che ero un po’ emozionato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lionel Messi e sua moglie, Antonella Roccuzzo, sono seduti in tribuna a Miami Open. Il campione argentino è lì per assistere alla semifinale tra Novak Djokovic e Grigor Dimitrov. Le telecamere si sono già accorte di lui che lì, in Florida, è di casa perché stella della squadra di calcio. E quando la sua immagine viene proiettata su maxi-schermi dell'impianto scatta l'ovazione del pubblico: il ‘dieci' argentino sorride, ringrazia e fa un cenno di saluto con la mano.

Il serbo è seduto al suo posto durante una delle pause del match che farà proprio in poco più di un'ora. Quel boato improvviso attira la sua attenzione, ha capito che è successo qualcosa: si volta e dà una sbirciata, c'è la stella del football mondiale a vedere il suo incontro. Una presenza che gli dà una carica maggiore.

In campo, eccezion fatta per un piccolo incidente capitato a causa dei rumori molesti di alcuni spettatori (poi allontanati), tutto fila liscio come da pronostico. Finisce 6-2, 6-3 per Nole che impiega settanta minuti per annientare il bulgaro (autore di ben 32 errori non forzati rispetto ai 5 dell'avversario), conquistando così l'ottava finale in questo Masters 1000 (la 60ª su 142 totali in questo tipo di tornei). Proverà a vincerlo per la settima volta raggiungendo anche il 100° titolo in carriera. Tra sé e la tripla cifra domenica ci sarà uno tra Fritz e Mensik. In caso di vittoria entrerà  a buon diritto ne ristretto club che annovera Jimmy Connors (109 successi) e Roger Federer (103). A proposito dello svizzero, Nole lo eguaglia perché per ben 20 stagioni consecutive ha sempre guadagnato almeno una finale in un troeo.

A fine partita Djokovic, che nei giorni scorsi aveva omaggiato Serena Williams quasi chiedendole consiglio a gara in corso contro Musetti, non può fare finta di nulla né riesce a trattenere l'emozione. E si rivolge a Messi usando parole di grande rispetto, è quello che succede quando si incontrato due leggende dello sport (ancora in piena attività).

"Penso che sia la prima volta che gioco di fronte a Messi – ha ammesso il serbo durante l'intervista a caldo -. Sinceramente ammetto che ero un po' emozionato. Gli sono molto grato per essere venuto qui a vedermi assieme alla sua famiglia. Sono sempre stato un suo fan, come la maggior parte delle persone al mondo che lo amano per quanto fatto nella sua carriera". Prende un attimo fiato poi regala la battuta conclusiva: "In realtà abbiamo la stessa età. Siamo entrambi dell'87. È bello averlo ancora qui". Tra GOAT ci si intende.

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