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Carreno Busta impazzisce in campo e spintona l’arbitro di sedia, poi le urla: “Dammi pure il warning”

Momento surreale durante il match degli ottavi del Challenger di Girona tra Pablo Carreño Busta e liyan Radulov. Il tennista spagnolo in preda a rabbia e frustrazione mette le mani addosso e spinto l’arbitro di sedia. Poi le urla e si rifiuta di tornare in campo fino all’arrivo del supervisore del torneo.
A cura di Michele Mazzeo
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Una chiamata dubbia da parte dell'arbitro di sedia ha scatenato il putiferio durante il match degli ottavi di finale del torneo Challenger di Girona tra il tennista spagnolo Pablo Carreño Busta e il bulgaro Iliyan Radulov. All'inizio del decisivo tie-break del terzo set infatti l'ex numero dieci del mondo (che oggi occupa la posizione numero 109 del ranking ATP) è letteralmente andato su tutte le furie arrivando anche a mettere le mani addosso e spintonare il direttore di gara Ali Katebi prima di continuare per oltre dieci minuti le sue vibranti proteste mentre si rifiutava di riprendere il suo posto in campo per proseguire la partita.

Tutto nasce dalla decisione dell'arbitro di sedia che, dopo aver controllato personalmente, dove era atterrata la pallina colpita in precedenza dal tennista bulgaro, ha deciso di invertire la chiamata fatta dal giudice di linea che aveva dichiarato la palla fuori. Una decisione che il 33enne di Gijon ha accolto malissimo. Inferocito Pablo Carreño Busta si è infatti diretto verso l'arbitro intimandogli per quattro volte di chiamare il supervisore del torneo altrimenti non avrebbe proseguito il match.

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Discutendo animatamente a distanza ravvicinata, in preda alla rabbia e alla frustrazione, lo spagnolo ha anche messo le mani sul petto dell'arbitro di sedia spingendolo proprio mentre quest'ultimo stava cercando di spiegargli i motivi della propria decisione: "Ma perché? Perché proprio in questo momento?" ha difatti chiesto prima di spintonarlo. Nemmeno il rischio di incorrere nella squalifica ha fatto placare l'ira del padrone di casa che ha ripreso a chiedere l'intervento del supervisore del torneo.

"Chiama il supervisore. Chiama il supervisore. Dammi il warning ma chiama il supervisore" ha difatti proseguito Carreño Busta trovando a quel punto la riposta stizzita del direttore di gara. "Non urlare contro di me, okay? Cosa vuoi dire al supervisore, allora lo chiamerò io. Per il punto, non posso chiamare il supervisore" ha difatti risposto l'arbitro evidentemente infastidito dall'atteggiamento del tennista.

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Il battibecco però non si è concluso lì. Anzi. Questo ha dato il via ad un lungo botta e risposta tra i due. "Non puoi farlo. Perché sei così scarso, e la palla è fuori. Hanno chiamato la palla fuori. Chiama il supervisore perché non sono d'accordo che tu sia seduto su questa sedia. Non possiamo continuare" ha infatti ribadito lo spagnolo prima di ricevere il meritato warning ("Devo darti un warning ora perché mi hai toccato. Devi darmi un motivo valido per chiamare il supervisore" ha difatti ribattuto Katebi).

"Okay, dammi pure il warning. Non voglio giocare così perché sei così scarso e non riesci nemmeno a stare seduto sulla sedia" ha quindi aggiunto Carreño Busta mentre si sedeva sulla sua panchina rifiutandosi di tornare in campo. A mettere fine allo spiacevole teatrino è stato quindi, dopo dieci minuti, l'intervento del supervisore del torneo che, dopo una lunga opera di mediazione tra giocatore e arbitro, ha fatto sì che si riprendesse il gioco ripetendo il punto della discordia. Paradossale ciò che è accaduto in quel frangente con lo spagnolo che ha perso il punto ripetuto ma alla fine è riuscito ad imporsi nel tie-break e portare a casa la vittoria e la qualificazione ai quarti di finale del torneo di casa.

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