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Izzo assolto dalle accuse di mafia e di frode sportiva: la fine di un incubo dopo 10 anni

La Corte d’Appello di Napoli ha assolto Armando Izzo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso.
A cura di Vito Lamorte
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Armando Izzo è stato assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa con la formula "il fatto non sussiste" e dal reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di calcio Modena-Avellino del 17 maggio 2014, valevole per il campionato di serie B della stagione 2014-2015, "per non aver commesso il fatto".

Il comunicato del Monza: "Armando Izzo è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, perché il fatto non sussiste. I fatti risalgono a una gara del campionato di Serie B 2013-2014, quando il calciatore vestiva la maglia dell’Avellino. Dopo quasi 10 anni di processo, i giudici della Corte di Appello di Napoli hanno stabilito che Armando Izzo non ha commesso neanche il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di calcio Modena -Avellino, di Serie B del 17.05.2014. AC Monza e Adriano Galliani, da sempre vicini ad Armando nel sostenerlo in ogni passo di questa vicenda, accolgono con soddisfazione questa notizia".

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Izzo ha commentato così la sentenza: "Sono molto soddisfatto della sentenza e, come ho detto fin dalle prime battute, ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Non finirò mai di ringraziare i miei avvocati Alfredo Capuano, Salvatore Nugnes e Stefano Montone, che da subito hanno creduto in me. Ringrazio mia moglie Concetta, i miei figli, mia madre e mio padre (scomparso a 29 anni per la leucemia quando Armando aveva appena 10 anni), che mi hanno dato la forza di combattere anche questa battaglia. Ringrazio, non per ultimo, il Monza Calcio, il dottor Adriano Galliani e il cavaliere Silvio Berlusconi che, pur essendo a conoscenza del mio processo, hanno sempre creduto in me".

Izzo assolto dalle accuse di mafia e di frode sportiva

Armando Izzo è stato indagato il 23 maggio 2016 con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di Serie B tra Modena e Avellino del maggio del 2014. Il calciatore ha indossato la maglia del club irpino dal 2012 al 2014, collezionando 66 presenze e 2 gol.

Il 3 marzo 2017 la Procura della Federcalcio richiede per lui sei anni di squalifica, con richiesta di preclusione, e ventimila euro di ammenda: il 19 maggio dello stesso anno la squalifica viene ridotta da 18 a 6 mesi e Izzo tornò in campo il 13 ottobre 2017.

Il 12 marzo 2018 viene rinviato a giudizio e il 4 maggio 2023 viene condannato in primo grado a 5 anni di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva in relazione alla partita Modena-Avellino (1-0): oggi è arrivata l'assoluzione con formula piena.

Izzo: "Mi hanno insultato, deriso, diffamato e urlato di tutto"

Armando Izzo ha scritto queste parole sui social queste parole.

La diffidenza e la sofferenza le ho conosciute da bambino e ho sempre provato a vincerle, nel momento in cui ho messo la testa fuori con le mie forze e il mio talento è arrivata una valanga di fango che non mi sarei mai aspettato. Undici anni in campo con questo peso, con questa zavorra e un’ulteriore sofferenza immeritata. Mi hanno insultato, deriso, diffamato e urlato di tutto, le peggiori definizioni e accuse. Ho dovuto dimostrare 2 volte di meritare la serie A e la Nazionale, ho sempre rialzato la testa e avuto dignità per me, le mie bambine e la mia famiglia. Nessuno mi restituirà il tempo, l’energia e le forze che ho dovuto raschiare in fondo alla mia anima. Finalmente la giustizia ha detto la verità! Ho sempre avuto fede e creduto nei valori veri e sani della vita! La Forza che ho tirato fuori non so dove l’ho presa ma ho sempre sentito mio padre che mi proteggeva. Non c’è peggior modo per una persona perbene di essere accusato ingiustamente, oggi posso dire di aver vinto 2 volte!

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