Il fotografo della MotoGP: “Dopo la morte di Simoncelli feci una foto non giustificabile. Andai via”

Gigi Soldano ha racchiuso nel suo studio di Varese 40 anni di MotoGP, immortalati con le immagini più significative di questo sport: lo storico fotografo è stato presente in tutti i momenti più importanti della storia di questo sport e anche in quelli più delicati. Era lì a Sepang il giorno in cui è morto Marco Simoncelli e ha scattato una foto intensa poco dopo il suo incidente: è una delle più sentite di tutta la sua carriera, tanto che ancora oggi ricorda con lucidità e tristezza quell'istante in cui ha racchiuso tutto il dolore di papà Paolo seduto accanto alla moto dei figlio in un box completamente vuoto.
Soldano racconta la foto di Simoncelli
Nella sua intervista a Moto.it Soldano si è soffermato su quel giorno che ha segnato per sempre la storia della MotoGp. Dopo l'incidente in cui ha perso la vita Simoncelli si è ritrovato nel box vicino a suo padre, distrutto mentre sedeva accanto alla moto del pilota e ha scattato una foto di una potenza devastante. "Sì, è un brutto momento" ha raccontato il fotografo riguardando quello scatto così tanto doloroso. Tanti dubbi lo hanno accompagnato in quel momento: "È un momento dove arrivi al punto dove dici ‘La faccio o non la faccio' e in quel momento non ho fatto un passo in più. Capì di essere entrato in una dimensione che era troppo particolare, troppo estrema e ti giuro feci quello scatto ma andai via subito perché mi sentivo fuori da qualunque situazione giustificabile. Ero veramente entrato a gamba tesa in quel mondo lì, in quel momento entrò un po' di pudore quasi".

Quella foto è diventata storica, ma Soldano non ne ha mai parlato con Paolo Simoncelli, anche se tra loro c'è un rapporto che dura da tempo: "Non abbiamo parlato esattamente di questa foto, ma della situazione in cui lui poi si sarebbe ritrovato. Abbiamo avuto parecchio tempo per scambiarci anche confidenze in questo senso a casa sua". Assieme a Tino Martino hanno rivoltato gli archivi per regalargli tutte le foto di suo figlio: "Gli abbiamo dato tutte le immagini che potessero servirgli, regalandogli tutto quello che era la storia da pilota di suo figlio e ancora oggi è un piacere poter lavorare con lui nella Moto3″.