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La Classic Brugge-De Panne è una catastrofe: cadute a ripetizione, in 30 finiscono in infermeria

La Classic Brugge-De Panne 2025 si è trasformata in un disastro totale negli ultimi 5-6 chilometri quando un susseguirsi impressionante di cadute ha trascinato a terra tantissimi corridori. Elenco infinito di chi ha dovuto ricorrere alle cure mediche tra costole fratturate, polmoni collassati, abrasioni diffuse e traumi cranici.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Classic Brugge-De Panne 2025 è entrata già nella storia non per la folle volata di quasi mezzo chilometro con cui Molano ha battuto Milan, poi punito dalla giuria, ma per essere stata una edizione con il più alto numero di incidenti in gara in assoluto. Si sono verificate almeno quattro cadute di gruppo distinte, tutte nei chilometri finali, che hanno coinvolto decine e decine di corridori per un resoconto finale che è apparso quasi un bollettino da battaglia piuttosto che di una gara ciclistica. Alla fine, una trentina sono finiti sotto le cure mediche ed è ritornata prepotente la tematica della sicurezza sulle strade del calendario dell'UCI World Tour, praticamente inesistente.

Il finale della Brugge-De Panne: "tecnico" e inadeguato

Classica di un giorno da quando nel 2018 ha abbandonato la soluzione su tre tappe, la Classic Brugge-De Panne 2025 ha regalato uno spettacolo ad alta dose adrenalinica soprattutto per quando accaduto negli ultimi 6-7 chilometri dall'arrivo quando la corsa, entrata nel vivo ha fatto registrare una serie impressionante di cadute collettive. Per il finale che in gergo è definibile "altamente tecnico" ma che significa semplicemente un tratto ricco di insidie: spartitraffico, cambi di direzione, riduzioni di carreggiata. Tutto questo ha contribuito a vedere volare pesantemente sull'asfalto un numero altissimo di corridori. Alla fine si conteranno una trentina di loro che hanno dovuto rivolgersi alle cure mediche, per conseguenze più o meno gravi.

L'elenco impressionante dei ciclisti caduti alla Brugge-De Panne

Negli ultimi chilometri così so è assistito ad almeno 4 cadute distinte. Nella prima, per restare semplicemente ai nomi più importanti, è stato coinvolto tra gli altri Alberto Dainese (Tudor). La seconda ha visto tra i caduti Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty) e Jasper Philipssen (Alpecin – Deceuninck) nella terza Milan Fretin (Cofidis), Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels) e Arnaud De Lie (Lotto). La quarta, forse la più corposa, avvenuta circa all'ultimo chilometro a velocità ancor più sostenute, ha fatto saltare di sella Tim Merlier (Soudal-QuickStep), Olav Kooij (Visma | Lease a Bike) e Alexander Kristoff (Uno-X Mobility).

Un elenco già impressionante è già infinito al quale si aggiungono altri nomi di ciclisti costretti alle cure mediche, tra cui risaltano quelli di Juri Hollmann, Robbe Ghys, Jasper De Buyst, Lionel Taminiaux, Piet Allegaert, Damien Touzé, Huub Artz. Alcuni di loro se la sono cavata con qualche abrasione, chi al gomito, chi alla schiena, chi al volto. Per altri è andata peggio con polmoni collassati, costole rotte, traumi cranici e ricoveri in ospedale per ulteriori accertamenti. Di fronte a tutto ciò, ovviamente, è ritornata prepotente – ma ancora una volta in ritardo – la discussione sulla sicurezza dei corridori.

Chi ha vinto la Classic Brugge-De Panne: Molano beffa Milan e gli altri velocisti

L'attesissimo arrivo in volata tra i grandi big dello sprint, di fatto non è avvenuto a causa delle continue cadute, tutte avvenute negli ultimi 5 km di gara. E anche grazie all'intuizione vincente di Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG), che ha anticipato tutti ed è scattato a 500 metri dall'arrivo: una beffa che ha messo in fila il gruppo, già ridotto a una ventina di atleti. Con il pistard colombiano che ha macinato sui pedali, la reazione di tutti gli altri si è fatta attendere troppo: Jonathan Milan (Lidl Trek), grande favorito, ha provato con la sua consueta poderosa progressione a riprendersi il primo posto, poi sfuggito per una spanna. Terzo Madis Mihkels della EF Education-EasyPost.

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