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Ferrari spiega l’umiliante squalifica di Leclerc e Hamilton in Cina: quali sono i gravi errori commessi

La Ferrari ha spiegato le cause delle irregolarità sulle SF-25 durante il GP della Cina che hanno portato alla squalifica di Leclerc e Hamilton: gli errori commessi dai tecnici di Maranello.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP della Cina rappresenta uno dei punti più bassi toccati dalla scuderia Ferrari nel corso degli ultimi mondiali di Formula 1. La doppia squalifica di Leclerc e Hamilton, per due diverse irregolarità riscontrate al termine della gara sulle due monoposto, e dunque per due gravi errori commessi dai tecnici, è infatti molto più umiliante di qualsiasi prestazione deludente in gara.

Un'umiliazione talmente grande che la casa di Maranello si è sentita in dovere di pubblicare una nota ufficiale per chiedere scusa ai propri tifosi, sottolineare che non c'era alcuna volontà di prendersi un vantaggio sugli avversari e ammettere i propri errori.

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Le scuse della Ferrari per la doppia squalifica nel GP Cina

"Dopo le verifiche post-gara della FIA, entrambe le nostre auto sono state trovate non conformi alle normative per motivi diversi. L'auto 16 è stata trovata sottopeso di 1 kg e l'usura dello slittamento posteriore dell'auto 44 è stata trovata 0,5 mm al di sotto del limite. Non c'era alcuna intenzione di ottenere alcun vantaggio.

Impareremo da quanto accaduto oggi e faremo in modo di non commettere di nuovo gli stessi errori. Chiaramente non è il modo in cui volevamo concludere il nostro weekend del GP cinese, né per noi stessi, né per i nostri fan, il cui sostegno per noi è incrollabile" recita infatti il comunicato diramato dalla Ferrari in merito alla doppia squalifica di Charles Leclerc e Lewis Hamilton nel GP della Cina.

Le cause delle irregolarità riscontrate dopo la gara sulle Ferrari di Leclerc e Hamilton

Nella stessa nota la scuderia del Cavallino Rampante ha anche spiegato nel dettaglio cosa è successo alle due SF-25 durante la corsa di Shanghai e cosa ha causato le irregolarità riscontrate nelle ispezioni post-gara che hanno portato alla squalifica di entrambi i piloti.

"Charles ha adottato una strategia one-stop e questo ha comportato un'usura molto elevata degli pneumatici, con conseguente sottopeso della vettura" si legge infatti in merito alla squalifica di Leclerc che, stando a ciò, sarebbe quindi dovuta ad una sottovalutazione del fatto che, passando da una strategia a due soste a quella ad una sosta, gli pneumatici a fine gara nel complesso sarebbero pesati almeno un chilogrammo in meno rispetto al peso che avrebbero avuto in caso di uno stint più breve.

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Un errore di calcolo che nemmeno il fatto che nella gara della domenica l'usura degli pneumatici sia stata inferiore rispetto a quanto si era visto sabato nella sprint e il consueto ‘pick up' messo in atto dai piloti nel giro di rientro (cioè la raccolta di detriti con le gomme ancora calde appositamente per recuperare peso) sono evidentemente riusciti a ripianare.

"Per quanto riguarda l'usura da slittamento di Lewis, abbiamo valutato male il consumo di un piccolo margine" è stata invece la spiegazione data dalla Ferrari per quel che riguarda la squalifica di Hamilton per l'eccessiva usura del pattino posto sotto il fondo della sua monoposto. In parole povere la scuderia di Maranello fa ammenda per l'errore di calcolo sull'altezza da terra scelta per la vettura del sette volte campione del mondo che evidentemente andava "alzata" ancora di qualche millimetro.

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