Berrettini incredulo al Quirinale da Mattarella: “Sicurezza incredibile, poi dentro è una sagra”

L'intervento di Matteo Berrettini nel podcast Tintoria ha regalato una serie di spunti interessanti e imperdibili. Il tennista italiano, impegnato attualmente al torneo di Miami, ha fatto sorridere i presenti in diversi momenti raccontando diversi retroscena relativi alla sua vita da atleta. Uno di questi è quello legato alla visita istituzionale al Quirinale con tutto il gruppo della squadra italiana per celebrare i successi azzurri in Coppa Davis e Billie Jean King Cup.
Berrettini racconta la visita al Quirinale dal presidente Mattarella
Alla sua maniera Berrettini ha spiegato cosa è accaduto dietro le quinte in occasione dell'incontro con il presidente della Repubblica Mattarella. Matteo ovviamente ha spiegato di come si sia sentito più a disagio rispetto a quando scende in campo: "Mi sono vestito di tutto punto, in giacca e cravatta. È stata una mattinata diversa dalle altre, emozionante. Sempre strano per me andare in questi posti visto che sono sempre in tuta e pantaloni comodi e andare così impettito non è facilissimo".
L'ambiente dai due volti del Quirinale
Ovviamente l'impatto è stato "forte", con la formalità dell'incontro e dell'ambiente. Una situazione però diametralmente opposta a quello che accade una volta all'interno delle stanze del Quirinale: "C'è questo rigore, con i corazzieri, le guardi ma poi appena giri l'angolo senza telecamere è la sagra del selfie cioè ‘A Matté famose un selfie. Te prego mio figlio guarda il tennis'. Tante foto e tanti complimenti che fanno sempre piacere".
Un cambio di atmosfera molto drastico arrivato dopo i controlli del caso: "Sembra come a Fiumicino, ho visto una telecamere a infrarossi che controlla le zone calde del tuo corpo, non so per vedere se hai ordigni. C'è un metal detector e una lista con i nominativi. Sicurezza incredibile e poi all'interno, video, selfie, palline firmate. Noi tutti pronti per il discorso del presidente ed è arrivato uno con due palline da tennis per il figlio e le abbiamo firmate".
Berrettini e la chiacchierata con il presidente della Repubblica
La sorpresa negativa è stata l'assenza del rinfresco, con i tennisti che hanno anche avuto modo di parlare con Mattarella. Il presidente della Repubblica ha stupito Berrettini e i suoi colleghi per la competenza tennistica: "Non c'ho parlato tutte e tre le volte, ma segue molto il tennis. Non pensavo, che in mezzo a tutti questi impegni istituzionali e agli sport che vanno tutti bene, seguisse il tennis così e invece…".

Non sono mancati anche i consigli quasi: "Mi ricordo che l'anno scorso mi disse ‘quella volta sul 4 pari è successa quella cosa, se avesse vinto quel set lì', cioè seguiva e spesso non è facile con il tennis perché giocando in Australia c'è il fuso orario. Questa cosa ci ha fatto molto piacere, è una persona solare, che dava consigli a livello soprattutto psicologico tipo ‘non mollare, mi ha fatto piacere vederti tornare'. È stato molto carino".

E non è mancato mancato anche un episodio curioso con un corazziere che a quanto pare ha fatto un'eccezione al suo atteggiamento impeccabile: "I corazzieri incutono molto timore, hanno queste spade e l'elmo. L'altra volta mi successe che uno di loro aveva perso completamente pure lui… selfie, cose così". Un'esperienza diciamo unica e dai due volti.