Mateta racconta la reazione del chirurgo al suo infortunio: “Non sembra più un orecchio”

Un taglio profondo ricucito con 25 punti di sutura. Jean-Philippe Mateta ha un vistoso cerotto all'orecchio sinistro, gravemente ferito per il brutto (e violento) colpo rifilatogli al portiere del Milwall, Liam Roberts. È stato anche peggio di quanto accaduto a Gianluigi Donnarumma, che s'è ritrovato col volto deturpato per la scarpata presa da Singo del Monaco. Il calciatore del Crystal Palace adesso sta bene ed è stato molto fortunato a non aver subito conseguenze ulteriori a causa di quell'impatto traumatico. L'estremo difensore è stato punito con sei giornate di squalifica, all'arbitro è stato inflitto un turno di sospensione perché ebbe bisogno della on-field-review per sanzionare quella condotta di gioco inaudita.
Il racconto del fallo: "Pensavo di essermi rotto le ossa della testa"
"In quei momenti ho creduto di essermi rotto le ossa della testa o di aver avuto un ictus… per fortuna, ho avuto il riflesso giusto e sono riuscito a voltare la faccia. Se mi avesse centrato sul viso sarebbe stato molto peggio". Mateta ricorda ogni istante di quell'incidente: non ha mai perso conoscenza, ha pensato perfino di poter continuare a giocare. "Quando il medico che mi ha soccorso s'è accorto delle mia condizioni è stato perentorio. Mi ha detto: No, devi andare…". È stato allora che ha realizzato quanto fosse preoccupante la sua situazione. Il resto lo hanno fatto le parole dello specialista che lo ha visitato prima dell'operazione.

La difficoltà del chirurgo nel ricostruirgli l'orecchio
"Il chirurgo plastico mi ha fatto delle foto all'orecchio – ha ammesso nell'intervista al quotidiano francese L'Equipe – ma si è rifiutato di farmele vedere perché temeva che ne sarei rimasto scioccato. Mi disse che non sembrava più un orecchio. L'intervento è stato molto difficile ma alla fine ha trovato il modo per salvarmi l'orecchio. Ora devo stare attento a non prendere infezione. Con ogni probabilità, la prossima settimana dovrei tornare ad allenarmi ma con l'ausilio di una maschera".

Il presidente del Crystal Palace sotto shock: "È stato terribile"
Il peggio è passato, la paura anche ma chi ha assistito a quella scena proprio non può dimenticarla. Steve Parish, proprietario del Crystal Palace, spiegò alla BBC le sensazioni provate per quella scena. "Non ho mai visto niente del genere in una partita di calcio. Il portiere che ha commesso il fallo ha 30 anni – come a dire che non era certo di primo pelo – ma ha agito in maniera veramente sconsiderata. Quel ragazzo deve guardarsi dentro e meditare su quello che ha fatto perché ha messo in pericolo un collega, forse anche la sua vita. È stato un intervento terribile terribile".