Pochettino ha ricevuto pressioni da Trump: vuole che gli Stati Uniti vincano i Mondiali

I Mondiali giocati tra Stati Uniti, Canada e Messico saranno un'ottima occasione per far accendere i riflettori sul movimento calcistico statunitense, una questione che sembra stare particolarmente a cuore a Donald Trump. Gli USA faranno un piccolo antipasto con il Mondiale per Club e a consegnare la coppa sarà proprio il presidente che ne detiene le chiavi, ma l'evento più importante sarà ovviamente la Coppa del Mondo del 2026. Mauricio Pochettino siede sulla panchina della nazionale da pochi mesi ma sa bene quale deve essere il suo compito per la competizione che giocherà in casa.
In una lunga intervista al Telegraph ha rivelato di aver ricevuto qualche pressione da parte del presidente degli Stati Uniti per provare a vincere i Mondiali. Trump non è un grande esperto di calcio, ma spera di poter superare la concorrenza di tante nazionali molto più attrezzate per poter portare a casa il prestigioso trofeo per la prima volta nella storia, un'impresa abbastanza difficile ma che il commissario tecnico affronta senza timore.

Trump vuole far vincere i Mondiali agli Stati Uniti
Pochettino ha accettato l'incarico dopo aver lasciato il Chelsea, aprendo una parentesi inedita con una federazione calcistica prima di tornare ad allenare un club alla scadenza del suo contratto. Vuole portare gli Stati Uniti in alto, anche se non era a conoscenza del piano ambizioso di Trump. Il presidente degli Stati Uniti non è un grande appassionato di calcio e nell'ultimo incontro con Infantino, proprio sotto gli occhi del CT, ha fatto una domanda che ha scaricato tutta la pressione sulla nazionale: "Possiamo vincere la Coppa del Mondo?". Ci crede per davvero e il presidente della FIFA non si è tirato indietro, alimentando le aspettative.
Pochettino ha imparato a conoscere la mentalità che c'è negli USA nel mondo dello sport e sente addosso il peso di non sfigurare ai Mondiali: "Credo che la pressione ci sarà, perché siamo padroni di casa. E poi è un paese in cui la mentalità è quella di vincere. Nello sport, in tutto ciò in cui gli americani sono coinvolti, vogliono vincere". Per l'argentino è solo uno stimolo in più a fare bene, ma ha svelato che sente davvero la pressione messa da Trump: "Naturalmente ora, con il nostro presidente che ama mettere pressione, sarà un bene. Sì, siamo pronti a fare risultato".