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La FIA scopre chi ha usato il mini-DRS nel GP Australia e cambia le regole per il Mondiale F1 2025

Durante il GP d’Australia la FIA ha obbligato i team a montare delle telecamere speciali sulle proprie monoposto scoprendo che, con soluzioni legali, c’è chi è riuscito ad aggirare le regole vigenti in materia di mini-DRS e così, all’indomani della gara di Melbourne, ha inviato una direttiva tecnica che dal prossimo GP della Cina cambia la norma riguardo la flessibilità delle ali posteriori.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP d'Australia che ha aperto il mondiale di Formula 1 2025 ha permesso di avere un primo quadro dei valori di piloti e monoposto al via di questa nuova stagione con la McLaren apparsa subito la vettura più performante, un Lando Norris capace di gestire la pressione di Max Verstappen, una Ferrari che invece ha deluso le aspettative con l'attesissimo debutto di Lewis Hamilton in rosso tramutatosi in un disastro (con anche la Williams finitale davanti sia in qualifica che in gara) e una Mercedes terza forza in griglia che, oltre al già noto Russell, ha messo in mostra anche il 18enne italiano Andrea Kimi Antonelli, autore di una grande rimonta all'esordio in F1. Ma la corsa di Melbourne ha anche permesso alla FIA di fare chiarezza su alcune ‘denunce' fatte durante i test prestagionali e prendere provvedimenti immediati con una nuova regola che entrerà in vigore già a partire dal successivo GP di Cina in programma a Shanghai nel weekend.

Nello specifico infatti la Federazione Internazionale, in seguito all'allarme lanciato dal direttore tecnico della Red Bull Pierre Waché durante i test in Bahrain, ha voluto approfondire la questione legata alla flessibilità dell'ala posteriore delle vetture, per scoprire se qualcuno sta utilizzando ancora quel ‘mini-DRS' che tante polemiche ha creato nel momento in cui era stato usato dalla McLaren a Spa, Monza e Baku. E lo ha fatto obbligando tutte le scuderie a montare delle telecamere ad altissima definizione puntate sull'ala posteriore delle proprie vetture per monitorare nel dettaglio la deflessione dell'alettone al variare della velocità durante le sessioni di prove libere sulla pista di Melbourne.

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"Come è stato comunicato in precedenza, tra la fine della stagione 2024 e l’inizio della stagione 2025, la FIA ha esercitato l’autorità che le è concessa dall’articolo 3.15.1 del Regolamento Tecnico per introdurre nuovi o più probanti test di carico-deflessione per l’ala anteriore (a partire da Gara 9, Gran Premio di Spagna), l’ala posteriore superiore e la beam wing. Inoltre, la FIA ha chiesto ai team di utilizzare telecamere durante le sessioni di prove libere per monitorare le deformazioni in pista mostrate dalle vetture durante il Gran Premio d’Australia" recita infatti il comunicato diramato dalla FIA all'indomani del primo GP del Mondiale di Formula 1 2025.

Ed è proprio quanto emerso da queste riprese che ha indotto la Federazione Internazionale a prendere provvedimenti immediati per punire chi ha trovato l'escamotage per eludere i test statici modificando le regole a riguardo con una direttiva tecnica inoltrata ai 10 team a nemmeno 24 ore di distanza dalla prima gara stagionale.

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"Dopo aver analizzato i filmati delle deformazioni dell’ala posteriore e le deformazioni statiche misurate all’interno del garage FIA di Melbourne, la FIA ha concluso che esistono motivi sufficienti per introdurre un test più severo sull’ala posteriore superiore a partire dal prossimo Gran Premio di Cina. In particolare, l’articolo 3.15.17, introdotto nel 2025, stabilisce che se vengono applicati 75 kg di carico verticale a una delle estremità del piano principale dell’ala posteriore, la distanza tra il piano principale e il flap (nota anche come “slot gap”) non deve variare di oltre 2 mm. 

A partire dal prossimo Gran Premio di Shanghai, questo limite sarà ridotto a 0,5 mm. A causa del breve preavviso per Shanghai, a questo nuovo limite verrà aggiunta solo una tolleranza di 0,25 mm. Le squadre sono state informate di questo test lunedì 17 marzo" prosegue difatti la nota pubblicata dalla FIA all'indomani del GP d'Australia.

A chiosa del comunicato la Federazione Internazionale ha voluto fugare ogni dubbio riguardo al fatto che qualcuno già a Melbourne avesse infranto il regolamento in vigore fino a quel momento in materia di flessibilità dell'ala posteriore: "La FIA desidera inoltre confermare che durante l’evento di Melbourne tutte le vetture sono state testate in base ai requisiti dell’articolo 3.15.17 e sono risultate conformi; pertanto, tutte le vetture che hanno corso a Melbourne sono state considerate legali" conclude difatti la FIA.

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