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Davide Ancelotti passa un foglietto prima dei rigori, Carletto dice sì e vince: cosa c’era scritto

Il segreto del Real Madrid era tutto nel foglietto che Davide Ancelotti ha passato a suo padre Carlo alla fine dei supplementari: lo aveva già fatto un anno fa contro il Manchester City.
A cura di Ada Cotugno
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Nel momento più delicato di tutta la partita Davide Ancelotti ha passato un foglietto a suo padre Carlo dove c'era scritta la ricetta vincente per poter passare ai quarti di finale di Champions League. Negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare il vice allenatore si è preso qualche momento per buttare già una lista di nomi: erano quelli dei rigoristi che sarebbero andati faccia a faccia con Oblak per giocarsi tutto e che alla fine hanno permesso al Real Madrid di vincere una partita complicatissima contro l'Atletico Madrid. È la stessa strategia utilizzata un anno fa contro il Manchester City e ancora una volta è stata una scelta vincente.

È Davide a scegliere i rigoristi dei Blancos, con l'approvazione di mister Ancelotti che non si è opposto alle scelte fatte dal figlio. Alla fine del secondo tempo supplementare i due hanno letto insieme il foglio che conteneva tutte le informazioni: c'erano i nomi di Mbappé, Bellingham, Valverde, Lucas e Rudiger in questo esatto ordine che ha convinto tutto lo staff tecnico e anche gli stessi giocatori che non si sono sottrati al compito.

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Davide Ancelotti e il segreto dei rigori del Real Madrid

Ormai è una strategia ben consolidata che si è vista più volte negli ultimi anni. Carlo Ancelotti si fida ciecamente di suo figlio Davide, un consigliere prezioso che in diverse occasioni è riuscito ad avere l'intuizione giusta per svoltare le cose. Il vice allenatore è molto vicino al gruppo squadra, conosce benissimo i calciatori e ha con loro un rapporto molto stretto, caratteristiche che gli permettono di avere una visione particolare della situazione quando le cose lo richiedono. Per questo non ha esitato un secondo nella scelta dei rigoristi, scritti tutti su un foglietto che poi è finito nelle mani del padre dopo i supplementari.

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Carletto ha annuito, poi è andato a parlare personalmente con i giocatori coinvolti che hanno risposto presente. L'unico dubbio era su Rudiger, che anche un anno fa era stato l'ultimo a calciare contro il Manchester City: Carletto avrebbe voluto dare l'occasione ad Endrick, ma gli è bastato vedere il suo volto impaurito per cambiare idea e affidarsi al tedesco seguendo la valutazione del figlio che ancora una volta ha fatto la scelta giusta.

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