Il fratello di Koopmeiners: “La gente non sa quello che sta succedendo dietro le quinte alla Juve”

Teun Koopmeiners e le difficoltà alla Juventus. Uno dei leitmotiv di questa stagione tra i tifosi bianconeri, e non solo, sono le prestazioni del centrocampista olandese che è arrivato con grandi aspettative la scorsa estate dall‘Atalanta per 51,3 milioni di euro, più 6 di eventuali bonus. L'adattamento alla nuova squadra non è stato quello sperato e il numero 8 è finito spesso sul banco degli imputati in occasioni di risultati negativi della squadra di Thiago Motta.
Il fratello del calciatore bianconero Peer Koopmeiners, che gioca nell’Az Alkmaar, ha parlato della complicata stagione del fratello alla Juve e del suo futuro: "Do poca attenzione alle chiacchiere dei tifosi anche se sono consapevole che sono la cosa più importante in club. Dico solo che la gente non sa quello che sta accadendo alla Juve dietro le quinte. Neanche io so tutto ma posso dire che non è facile. Ora l’importante è che ritrovi la sua felicità e il resto poi verrà di conseguenza".

Koopmeiners e le difficoltà alla Juve: "La gente non sa quello che sta accadendo alla Juve dietro le quinte"
Peer Koopmeiners si è raccontato in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com e si è soffermato sulla stagione difficile del fratello: “Conosco bene la sua situazione e non gli ho mai fatto mancare la mia vicinanza. Contro il Verona 10 giorni fa poi ha segnato un gol meraviglioso. I motivi che l’hanno spinto a non esultare? Non li conosco ma io dopo il gol comunque l’ho visto sorridere con i suoi compagni. Detto questo, Teun ha tante qualità e la stima nei suoi confronti è stata pienamente ribadita nella dichiarazioni positive di Thiago Motta alla stampa. Ma mio fratello sa bene che deve dare di più e conoscendolo posso dirvi che fa sempre tanta autocritica. Prima o poi le sue qualità verranno fuori”.
Infine, il fratello del centrocampista bianconero ha parlato dei motivi dello scarso rendimento a Torino rispetto a Bergamo, mettendo il punto sul prezzo del cartellino pagato dalla Juventus e il peso di questa situazione: “Da fuori c’è tanta pressione visto quello che è costato. Ma la gente spesso non sa cosa vuol dire cambiare ambiente e doversi adattare a nuovi compagni di squadra, un nuovo allenatore e uno stile di gioco diverso. E poi a Torino ricopre un altro ruolo. Le persone a volte purtroppo sottovalutano tutto questo. Ma posso garantirvi che mio fratello vuole tornare ad essere il giocatore che era all’Atalanta e aiutare la squadra con gol e assist. So com’è fatto e so che lui ogni singolo giorno dà tutto per tornare a essere decisivo. È veramente solo una questione di tempo prima che tornerà a essere quello di Bergamo…”.
