La squadra abbandona il campo, insulti razzisti da parte degli avversari: “Torna al tuo paese, scimmia”

Il deplorevole episodio è avvenuto nel fine settimana tra i campi di periferia del Nord Italia, durante la partita di Prima Categoria tra Badia Polesine e Merlara con quest'ultimi che hanno deciso di abbandonare il campo e interrompere la gara di fronte ai reiterati insulti razzisti rivolti ai propri giocatori da parte della squadra avversaria. Una situazione insostenibile e inaccettabile: "Non è la prima volta che capita, ma quando mi hanno fatto gli ululati e dato della scimmia, ho detto basta".
Il vile episodio nei minuti finali della partita: "Basta, non ce la faccio più"
Un vergognoso epilogo in un fine settimana che doveva raccontare semplicemente una pagina di storia calcistica tra due formazioni che si stanno sfidando nel campionato di Prima Categoria nel Veneto, alle porte di Rovigo. Invece, tutto andrà nelle mani del Giudice Sportivo e della Commissione Disciplinare: al 75′ minuto, infatti, i giocatori del Merlara hanno deciso di interrompere tutto e provare a porre fine a scene tra l'imbarazzo e la vergogna. Quando un giocatore si è rivolto alla propria panchina dicendo "basta, non ce la faccio più", è scattata automaticamente la decisione, con il dirigente del Merlara, Enrico Montagna che non ha perso un attimo: "Dopo la seconda segnalazione all'arbitro avevo già detto ai ragazzi che fosse accaduto di nuovo ce ne saremmo andati. E così è stato: abbiamo messo tutto per iscritto e consegnato la nostra dichiarazione all'arbitro".
L'ultima minaccia al Merlara: "Avete una squadra multietnica, lo sapevate che finiva così"
Purtroppo, però, il fatto ancor più grave è che gli insulti non provenivano dagli spalti, bensì dai calciatori avversari. E il clima avvelenato non si è per nulla placato, anche di fronte allo stop del match, anzi. "Mentre stavamo lasciando lo stadio, una persona che non so chi fosse" ha continuato Montagna, "mi ha avvicinato e mi ha detto: lo sapevate ad inizio anno che, facendo una squadra così multietnica, sarebbe finita così, andando incontro a questi problemi. Parole che feriscono ancor più degli stessi insulti sentiti in campo" ha poi concluso il dirigente del Merlara.
"Ho segnalato tutto all'arbitro ma non ha fatto nulla: era impossibile continuare"
Dopotutto la rosa presenta diversi calciatori di origini africane, presi di mira durante la partita. Tra questi, Ayoub Sabri, attaccante di origini marocchine, bersagliato violentemente dagli avversari: "Un difensore mi ha insultato facendomi ululati, poi dandomi della scimmia, imitandola. Alla fine mi ha detto: tornatene al tuo Paese. Ho subito segnalato l'accaduto all'arbitro ma non è successo nulla" continua Sabri. "Alla fine si era capito che non avremmo più potuto continuare a giocare in un clima del genere e abbiamo deciso di fermare tutto".
Il Merlara rischia la sconfitta a tavolino: "Hanno comunque fatto la scelta giusta"
Ora sul fronte sportivo, la decisione è in mano alla Federazione che dovrà decidere cosa fare anche in base al referto arbitrale. Non è escluso che il Merlara subisca una sconfitta a tavolino per 3-0 per aver abbandonato il terreno di gioco durante la partita impedendone la regolare conclusione. "Penso che i ragazzi abbiano fatto la scelta più giusta" ha commentato il presidente del club, mentre la società avversaria, l'Usd Badia Plesine si è rifiutata di rilasciare qualsiasi commento sulla vicenda.