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Zazzaroni boccia Motta: “Né gioco né risultati, a 73 anni Ranieri ha dato una lezione a tutti”

La sconfitta della Juve contro l’Atalanta è stata devastante, in tv il dibattito sul progetto bianconero e sul futuro del tecnico è acceso: “Hanno mandato via e fischiato Allegri, che aveva vinto sei scudetti in carriera, perché non sa allenare, perché dicevano che era vecchio e superato”.
A cura di Maurizio De Santis
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La sconfitta della Juventus contro l'Atalanta è stata devastante. Uno tsunami che s'è abbattuto sulle residue speranze dei bianconeri di dare un senso alla propria stagione che non sia solo puntare al quarto posto per andare in Champions. Obiettivo minimo/massimo che non può valere per la ‘vecchia signora' alla luce degli investimenti fatti (anche a gennaio) e delle prospettive che avevano accompagnato l'arrivo di Thiago Motta: doveva portare una ventata di gioco, spazzando via Allegri, è uscito dal campo tra i fischi e i cori che evocavano il livornese, rischia perfino di finire fuori dalle prime quattro.

Una Caporetto ma senza Vittorio Veneto all'orizzonte. Una situazione imbarazzante, divenuta stucchevole per come la squadra le ha prese sul muso dalla ‘dea' e da Gasperini. In una serata (l'ennesima dopo gli scivoloni in Supercoppa, Champions e Coppa Italia) è finito tutto a gambe all'aria e adesso dalle di Torino ci sono seri dubbi sull'opportunità si debba/possa continuare con lui al timone. A Napoli c'è Conte che sta traendo il massimo in termini di rendimento, risultati e di identità tattica cambiata a causa di infortuni e mercato. A Roma c'è Ranieri che è riuscito a rivitalizzare una formazione allo sbando e la sta riportando tra le prime del campionato. Allo Stadium no, si rimpiange il passato e il ‘si stava meglio quando si stava peggio'.

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Il dibattito è tanto forte quanto il tonfo fragoroso della Juve. "È la squadra meno battuta del campionato – argomenta Riccardo Trevisani a Pressing -, ha perso solo 2 partite su 28 e vanta la migliore difesa del campionato. È vero, ci sono dei problemi ma credo che la questione sia più profonda rispetto a passare nel giro di una settimana dal ‘può vincere lo scudetto' a ‘è tutto da buttare'. Fino ad oggi la migliore squadra del girone di ritorno è proprio la Juventus. E poi se fai una rivoluzione e ringiovanisci la squadra hai bisogno di tempo, altro discorso è se prosegue ancora così nei prossimi anni… a quel punto sono il primo a dire: mandiamo Motta nello spazio".

La replica di Sandro Sabatini è come spargere sale sulle ferite, brucia e fa malissimo: "È chiaro che in campionato la Juventus è quarta e ha la miglior difesa e 2 sconfitte, ma non puoi giudicare solo il campionato. Devi giudicare tutta la stagione con quattro obiettivi in cui dovevi fare più bella figura".

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La chiosa di Ivan Zazzaroni è dirimente, traccia una linea spartiacque e sintetizza il discorso sul tecnico esprimendo concetti semplici, chiari. "Motta era stato preso per fare gioco. E dopo 8 mesi non ha fatto gioco e né risultati. Sarri ha vinto lo scudetto e Pirlo ha vinto due coppe… in giro c'è chi ha fatto bene al primo anno… hanno mandato via e hanno fischiato Allegri, che aveva vinto sei scudetti in carriera, perché non sa allenare, perché dicevano che era vecchio e superato. A Roma c'è Ranieri che ha 73 anni ed è l'allenatore al momento. Cambia tutte le formazioni, ti spiazza tutte le volte, li fa giocare tutti, le vince tutte. Ha 73 anni e ha detto: a me un bel gioco interessa veramente poco, io sono pratico e voglio vincere le partite". E se anche La Stampa di Elkann dice di Motta "È sempre convinto d’essere il migliore allenatore possibile per i suoi figli?" è dura davvero.

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