Perché Gasperini è andato contro Nebuloni: cosa è successo tra i due prima di Juventus-Atalanta

Gian Piero Gasperini ha stupito tutti dopo Juventus-Atalanta 0-4 rispondendo in malo modo a Massimiliano Nebuloni in conferenza stampa. L'allenatore della Dea è sembrato avere un conto in sospeso con l'inviato di Sky, con la sua reazione non legata alla domanda ricevuta ma a qualcosa accaduto prima. Cosa è successo tra i due? Al tecnico nerazzurro non erano piaciute le analisi del giornalista nei giorni precedenti, e per questo si è voluto vendicare.
Gasperini contro Nebuloni dopo Juve-Atalanta, cosa è successo
Quella di Nebuloni a Gasperini sembrava una domanda assolutamente "innocua": "Dopo una predominanza così schiacciante sul campo della Juve le volevo chiedere un giudizio sulla prestazione e quanta spinta a livello di autostima e morale vi dà una partita come quella di stasera?". E invece ecco la sorpresa con Gasperini che visibilmente infastidito e nervoso ha sentenziato: "Nebuloni io sono stato già stato chiaro con te". Di fronte al "Quindi?" dell'inviato poi, la chiusura perentoria: "Quindi scrivi quello che vuoi".
Perché Gasperini ha risposto male a Nebuloni
Alla base dell'atteggiamento di Gasperini sembrerebbero esserci alcune considerazioni di Nebuloni mal digerite. Il riferimento è alle parole dell'inviato nella sua rubrica, una sorta di blog, riportate da atalantini.online. Il volto noto di Sky ha parlato di "uscite improvvide", una definizione per le dichiarazioni di Gasp dopo il caso Lookman con la volontà di lasciare Bergamo: "È anche per la delicatezza del momento che sono sembrate fuori luogo le esternazioni di Gasperini nell’ultimo mese. Lo sfogo di Barcellona (“Migliorare la squadra conta più dello stadio, di Zingonia e dell’under23”) che ha fatto trasalire i Percassi; la battutaccia su Lookman a eliminazione ancora calda; l’annuncio di non voler rinnovare".
Le parole di Nebuloni che hanno fatto arrabbiare Gasperini
Inoltre Nebuloni ha fatto riferimento anche all'atteggiamento della dirigenza nei confronti del mister, con la proprietà americana infastidita: "Se i Percassi si erano sempre fatti scivolare tutto addosso, per ovvie ragioni di opportunità, alla componente americana – che detiene il 62% del club e arriva da una cultura sportiva distante anni luce dalla nostra – la rigidità dell’allenatore, anche per le divergenze sul mercato, è diventata sempre più indigesta. Così il rapporto con il club si è via via sfilacciato fino alla rottura, come rivelano seccamente le parole di Luca Percassi: “Se Gasperini vuole andarsene, ce ne faremo una ragione”. La strada, insomma, sembra segnata. E dopo nove anni, un’eternità nel calcio schizofrenico di oggi, non c’è nulla di cui meravigliarsi. Tutto ha un inizio e una fine, anche i grandi amori. Ma prima di salutarsi c’è una missione da portare a termine. Classifica alla mano, tutt’altro che ‘impossible'".

Gasperini spiega tutto rispondendo ad un'altra domanda dove Juve-Atalanta
Una conferma che il casus belli sia stato questo è arrivata proprio dalla risposta di Gasperini ad una domanda di un collega di Nebuloni. Un chiarimento di come il gruppo sia unito e abbia a suo dire riassorbito in fretta il caso Lookman: "Abbiamo uno spogliatoio molto forte che riesce a compattarsi sempre. Quando qualcuno prova a toccare questi argomenti in un modo così superficiale è chiaro che non mi fa piacere. Questa squadra può avere tante situazioni di difficoltà ma mai quelle tra persone. Quelle tra persone le risolviamo".
Ora bisognerà capire cosa succederà in futuro e se magari dietro le quinte arriverà la pace. Nel frattempo su Sky hanno già preso posizione, come confermato dalle parole di Fabio Tavelli, che ha sostituito Caressa nell'ultima puntata del Club: "Il nostro ruolo è fare domande, ci dispiace che Gasperini abbia risposto così stizzito, anche se c'è l'adrenalina. Sarebbe bello discutere anche se si hanno posizioni differenti. Le domande si fanno per avere risposte. Le buone risposte si fanno con buone domande. Qualche considerazione può non essere gradita, evviva che sia così. È un peccato che Gasperini l’abbia presa così"