video suggerito
video suggerito

Djokovic ha capito che non fa più paura: “Le cose sono cambiate per me”, un pensiero lo tormenta

La sconfitta e l’eliminazione da Indian Wells contro il lucky loser Botic Van de Zandschulp sono state un brutto colpo per il tennista serbo. Adesso accarezza un’amara verità: “Nessuno può davvero prepararti a questi momenti”.
A cura di Maurizio De Santis
68 CONDIVISIONI
Immagine

Una mazzata tremenda, di quelle che di piegano in due e lasciano senza fiato. Anche se ti chiami Novak Dojokovic e a 38 anni conservi lo spirito di un guerriero, certe sconfitte le senti dentro. E ti pesano tanto. Anche se hai abbastanza classe ed esperienza da resistere alle intemperie del tempo e agli urti della vita, certe situazioni ti spingono a ragionare e un pensiero ti tormenta.

La sconfitta e l'eliminazione subite a Indian Wells sono toste davvero perché arrivate contro il lucky loser Botic Van de Zandschulp, perché è andato tutto storto e gli è riuscito nulla, perché il 6-1 finale (dopo 6-2, 3-6) è stato davvero mortificante, perché ha capito che non fa più paura a nessuno. Il torneo californiano è ancora una volta amaro per il serbo che l'anno scorso si arrese contro un altro "perdente fortunato" rientrato in tabellone dalla porta sul retro: fu l'italiano Luca Nardi e disse la stessa cosa. "Sono deluso dal livello del mio tennis, considerando come mi sono allenato in questi giorni".

Cosa è successo al 24 volte campione Slam? Il terzo ko consecutivo subito dopo quelle rimediate contro Zverev (agli Australian Open fu costretto a ritirarsi per un problema muscolare), contro Berrettini (a Doha) e adesso contro l'olandese 85° al mondo. Non cerca scuse e il fatto che debba prendere in considerazione certi fattori spiega bene qual è la situazione che sta vivendo, da atleta e da uomo.

"La differenza tra il campo centrale e quelli esterni è molto evidente. Sul centrale la palla rimbalza più alta anche di alcuni dei campi di terra rossa. Lì la pallina rimbalza di più. Questa cosa mi ha messo in difficoltà tanto da non essere capace a trovare il giusto ritmo".

In conferenza stampa Djokovic affronta la prima parte delle domande a testa bassa. Parla senza mai guardare l'interlocutore, è dura anche per lui. Poi abbozza a un sorriso e tiene la schiena dritta, nel bene e nel male è pur sempre Nole, il tennista che ha fatto la storia di questo sport. Si fa forza con orgoglio e le parole che pronuncia sembrano ormai un'inevitabile presa di coscienza che, prima o poi, dovrà deporre le ‘armi' e accettare l'idea che è finita.

Immagine

"Sono amareggiato per la sconfitta – ha aggiunto – ma dipende sempre dalla prospettiva con la quale si affrontano le riflessioni… io, per esempio, ho avuto una carriera incredibile. Essere così costante per tanti anni ti porta ad avere grande fiducia nei tuoi mezzi e credi che puoi sempre dare il massimo. Negli ultimi anni, invece, le cose sono cambiate per me. Faccio fatica a giocare al livello che vorrei. Ogni tanto riesco a anche fare qualche buon torneo. Ma la verità è che nessuno può davvero prepararti a questi momenti. Puoi solo affrontarli nel modo migliore possibile".

68 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views