Il Milan getta il cuore oltre il Var e il palo: vittoria a Lecce con una doppietta di Pulisic

La vittoria del Milan a Lecce (2-3) è di quelle che sembrano scritte nel destino. Amaro, pesante, fatale fino al 2-0 per i salentini. Poi prende il dolce sapore della rivalsa su una sorte fino allora atroce grazie all'incursione di Joao Felix (che provoca l'autogol) e alla doppietta di Pulisic realizzata nel giro di un quarto d'ora. Due gol annullati per fuorigioco rilevato col Var. Un palo. Due reti incassate per mano di Nikola Krstović che valgono tanto per i salentini, almeno fino a quando non si scatena l'americano.
Il risultato evita (forse) un'altra spallata alla panchina di Sergio Conceiçao e tranquillizza le acque nello spogliatoio rossonero. Mette la sordina a polemiche, contestazioni, pressione e il caso delle dimissioni del portavoce del tecnico per aver filtrato tutta la sua (presunta) insoddisfazione relativamente all'esperienza in rossonero. È caduta la sua testa, la prossima (è questione di tempo, ma la decisione è presa anche alla luce delle voci su Allegri per giugno) sarà quella dell'allenatore portoghese.

Surreale. È il termine migliore per definire la partita che ha mandato il ‘diavolo' all'inferno fino al 70°. L'impegno non è certo mancato. Anzi, l'approccio è sembrato quello giusto ma il fato ha voluto che le cose andassero diversamente. Pronti, via. Nemmeno il tempo di schierarsi bene in campo che Santi Gimenez la mette dentro su assist di Theo Hernandez (uno dei calciatori più fischiati e nel mirino) dopo cinquanta secondi. L'euforia viene gelata dalla decisione del Var: la lunga revisione mostra la posizione di fuorigioco dell'attaccante.
Beffa atroce. Krstović è in giornata di grazia: attacca bene la profondità su assist e brucia Sportiello (tra i pali per la squalifica di Maignan). Lecce in vantaggio, Milan gelato ma non fiaccato. Riceverà un altro brutto colpo quando vedrà cancellato (ancora una volta per una verifica al Var) anche il pareggio di Gabbia: nella la posizione di off-side del difensore, lesto a deviare in porta un cross pennellato da Theo su punizione. Niente da fare. Va così: malissimo. E quando nella ripresa Gimenez cerca con caparbietà di metterla dentro trova il palo a dirgli di no. Il raddoppio di Krstović è una sentenza che l'autorete di Gallo (nel tentativo di anticipare Joao Felix) rimette in discussione dando al Milan lo scossone per l'assalto finale.

Rimonta e gara ribaltata. Il Lecce resiste come può ma capitola dinanzi al dinamismo di Pulisic. È l'americano a guadagnare e a battere il rigore del pareggio. Finita? No. Il guizzo dello statunitense regala l'ultima scarica di adrenalina: 2-3 legittimo, i rossoneri urlano per la gioia e per sfogare la frustrazione accumulata Tutto il resto, va al ‘diavolo'.