Ibrahimovic difende Theo e se la prende con l’arbitro: “Prima del secondo giallo poteva avvertirlo”

Zlatan Ibrahimovic va in tv e veste i panni dell'avvocato del ‘diavolo'. Ci mette la faccia dopo l'eliminazione del Milan dalla Champions, esito che equivale già a un mezzo fallimento: non riuscire a centrare nemmeno gli ottavi di finale è storia che fai fatica a giustificare. Più ancora, è difficile trovare argomentazioni abbastanza valide per perorare la posizione di Theo Hernandez, indifendibile alla luce di come sono andate le cose. Non solo per la seconda ammonizione (ed espulsione) dovuta a un tentativo palese di simulazione ma anche per come ha rimediato il primo giallo. "Penso che l'arbitro sia stato duro sul secondo giallo a Theo – ha ammesso lo svedese in tv a Sky -. In una partita così avrebbe potuto dargli almeno un avvertimento per una prossima situazione invece di ammonirlo per la seconda volta".
Il club multerà l'ex Real Madrid e, con ogni probabilità, gli dirà addio a fine stagione lasciando nel cassetto qualsiasi pratica o buona intenzione di rinnovo (chiede uno stipendio da 7 milioni per restare). Dopo la figuraccia di ieri sera, è davvero difficile si possa andare avanti a certe condizioni. In calce all'uscita dei rossoneri dalla Coppa c'è la firma del difensore francese che ha lasciato la squadra in dieci nel momento cruciale del match, quando l'inerzia dell'incontro era nelle mani sue e dei compagni.

Prima ha preso un giallo evitabilissimo, strattonando in maniera plateale e vigora un avversario (Moussa), nonostante le circostanze non richiedessero tanta protervia (erano a centrocampo, senza alcun pericolo reale) e la consapevolezza che avere maggiore cautela sarebbe stato raccomandabile perché già diffidato. Se la situazione non fosse precipitata, infatti, avrebbe saltato l'andata del turno successivo. "La partita giocando con un uomo in meno è cambiata", ha aggiunto Ibrahimovic ribadendo quanto Marciniak sia stato troppo severo e fiscale nei confronti di Hernandez.
Fabio Capello che è in studio fa una smorfia e non si trattiene. L'ha combinata troppo grossa il francese per avere indulgenza. E poi perdere la qualificazione a San Siro in quel modo, dopo il pasticcio dell'andata in cui ci fu anche lo zampino di Maignan (gravissimo l'errore commesso sul gol del Feyenoord), è qualcosa di inaccettabile per una squadra che deve puntare al massimo sempre. Sempre che il massimo non sia questo… "Zlatan, il rosso è giusto – gli fa notare l'ex tecnico -. Theo è una che si butta sempre… si tuffa, solo che questa volta ha trovato un arbitro giusto e rigoroso che l'ha ammonito per la seconda volta. Ma la cosa peggiore è un'altra, è la bambinata fatta dopo aver preso il primo giallo".

Ibrahimovic abbozza e fa scudo col corpo ma non basta la sua stazza per tenere botta. "Quando succede questo, non si può dire se sia giusto o non giusto … Non penso che Theo sia uno che fa l'attore. Lui prova a fare del suo meglio con il suo gioco. In occasione del primo cartellino ha tirato la maglia e così, ma queste cose succedono in campo. Non è che lo cerca".
Boban ascolta e sbotta: "Sono anni che Theo fa questo. Non capisco se non è mai stato corretto oppure se è lui incorreggibile. È indecente e antisportivo, se lo merita. Marciniak ha gli attributi e gli dice: ciao, arrivederci. E lì cambia tutto".