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Inter, inchiesta di Report sulle stranezze nei conti: “Pressioni per non escluderla dal campionato”

Al centro dell’inchiesta ci sono le sponsorizzazioni fittizie provenienti da società vicine a Suning: secondo l’ex membro della Covisoc c’erano pressioni per nascondere le anomalie dell’Inter.
A cura di Ada Cotugno
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Le rivelazioni sull'Inter hanno fatto sorgere nuovi discussioni: la trama delle vicende finanziare dei nerazzurri si infittisce sempre di più con l'aggiunta di alcune sponsorizzazioni fittizie ottenute negli ultimi anni per provare a sanare un bilancio sempre più disastroso e la testimonianza di un ex membro della Covisoc (l'organismo di controllo sui bilanci delle società di calcio) che ha denunciato pressioni insistenti affinché la squadra non venisse estromessa dal campionato.

Nel corso della puntata di Report andata in onda domenica 2 febbraio sono emerse operazioni finanziari poco trasparenti provenienti da società riconducibili a Suning, la holding cinese che deteneva il controllo dell'Inter fino allo scorso anno, prima della cessione al fondo Oaktree: la società che avrebbe dovuto controllare il club nerazzurro ha fatto registrare diverse anomalie e, per di più, sono state segnalate forti pressioni sull'organismo di controllo per eludere le possibili sanzioni sportive, come l'impossibilità di iscriversi al campionato di Serie A.

Le sponsorizzazioni fittizie dell'Inter

Uno dei punti cardine del lungo servizio andato in onda sulla Rai riguarda delle sponsorizzazioni riconducibili a società vicine a Suning. Negli anni sarebbero stati registrati introiti per centinaia di milioni di euro che in realtà non erano regolari: si trattava di sponsor farlocchi, provenienti da società che in realtà non si occupavano di quello che dicevano. Una situazione di cui erano a conoscenza anche Uefa, FIGC e Covisoc ma che non avrebbe portato a nessuna azione concreta e a nessuna indagine. L'anomalia è stata spiegata da Gian Gaetano Bellavia, noto commercialista milanese ed esperto di diritto penale dell'economia che avrebbe sottolineato la mancanza di logica all'interno di queste sponsorizzazioni che in realtà erano un semplice passaggio di soldi per cercare di risanare il bilancio.

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La testimonianza dell'ex membro della Covisoc

Anche la Covisoc era stata allertata di questa situazione ma il presidente Tommaso Miele aveva dichiarato che i controlli non avevano rilevato nessuna anomalia. Ergo, l'Inter poteva iscriversi alla Serie A senza problemi, una situazione che in realtà non era veritiera. Nel corso della trasmissione è intervenuto un ex membro dell'organismo di controllo che ha rivelato l'esistenza di alcune pressioni in favore dei nerazzurri. L'uomo aveva segnalato diverse volte le anomalie che avrebbero impedito ai nerazzurri di iscriversi al campionato ma nessuno è intervenuto: "Ricevevo continue pressioni ogni volta che si prendeva una posizione. Inizialmente ti dicevano ‘Ma non hai capito, stai sbagliando’ e anche insistendo alla fine ti rendevi conto che c’era poco da fare. La pressione la sentivi, dicevano ‘Non mettere in difficoltà un sistema che garantisce flussi per tantissime persone’. Io avevo segnalato le sponsorizzazioni dell’Inter alla procura federale, ma non si tratta solo dell’Inter”.

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