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Australian Open

Rune vince su una gamba sola, sfiderà Sinner agli Australian Open: “Non so come ho fatto”

Il danese ha battuto anche il dolore dei crampi nella sfida contro Kecmanovic. S’è imposto in 5 set, dopo 3 ore e 30 minuti, e adesso punta il numero uno al mondo: “Non ho niente da perdere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Holger Rune sfiderà lunedì 20 gennaio Jannik Sinner negli ottavi di finale degli Australian Open 2025. Il danese s'è qualificato battendo Miomir Kecmanovic in 5 set (6-7, 6-4, 4-6, 6-4, 6-4), dopo 3 ore 30 minuti di gioco e una gara stoica per come s'erano messe le cose. La forza di volontà lo ha aiutato a sopportare (anche) i crampi che gli hanno dato il tormento: ha rischiato grosso nel quarto set quando, a causa dei dolori alla coscia sinistra, è stato costretto a giocare su una gamba sola perché l'altra gli sembrava di ‘piombo'. Ce l'ha fatta con orgoglio e determinazione le stesse armi a cui si aggrapperà per affrontare il numero uno al mondo e campione in carica. Darà il meglio di sé perché ‘fare fuori' il detentore del trofeo è ambizione che accarezza.

I precedenti di Rune con Sinner: bilancio in parità

"Non avrò niente da perdere, sarà emozionante", dice alla fine del match. Ha la faccia di uno che ha capito, sa già cosa lo aspetta e se pensa ai precedenti con l'alto-atesino un po' tira il fiato e prende coraggio: su 4 incontri disputati il bilancio è di assoluta parità (2-2) ma le sue vittorie risalgono a un'era lontana nel tempo e a un altro Jannik, che non era quello devastante di oggi. C'è una costante nel suo tennis: ogni volta che si trova in situazioni difficili e spalle al muro riesce a uscirne sfoderando colpi incredibili (lo ha fatto contro Matteo Berrettini, eliminato nel turno precedente). Ecco perché sarà fondamentale non dargli tregua.

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Stoico con Kecomanovic, batte il dolore per i crampi

Il successo contro Kecmanovic è la riprova: dopo essere stato sotto 1-2 e anche di un break nel quarto set, Rune ha s'è reso protagonista di una straordinaria rimonta nonostante le condizioni fisiche precarie e ha conquistato per la seconda volta in carriera gli ottavi a Melbourne. Dopo aver sprecato tutto nel terzo set il momento chiave è avvenuto quando nel quarto, sul 4-2 e servizio per il serbo, ha iniziato a soffrire per colpa dei crampi. È stato allora che ha dato il meglio di sé, ribaltando le sorti dell'incontro, facendo leva sulla fisicità che gli ha permesso di resistere nella fase peggiore della partita.

"Non so nemmeno come ho fatto, ero esausto – ha ammesso lo stesso Rune al termine dell'incontro -. Grazie mille al pubblico, per avermi tirato su". Poi ha spiegato cosa gli è passato per la testa e come ha fatto a trarsi d'impaccio. "Ero così stanco che mi sono detto di dover trovare una soluzione: non potevo continuare a correre, dovevo tirare quando ne avevo l'opportunità".

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