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Chi era Daniele, il piccolo tifoso morto che ha commosso tutto il Napoli: “Ci guarderà da lassù”

La morte del giovanissimo sostenitore ha toccato profondamente il tecnico, Antonio Conte, e tutto il mondo del Napoli. Il rapporto con allenatore e squadra gli ha regalato gioia ed esaudito un desiderio. De Laurentiis: “Per sempre nei nostri cuori”.
A cura di Maurizio De Santis
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La notizia della morte di Daniele, giovanissimo tifoso del Napoli ha calato un velo di tristezza sulla vittoria in campionato a Firenze. Un post del vice presidente, Edoardo De Laurentiis, condiviso nel corso del match aveva alimentato tristezza, dolore e cordoglio. L'assenza di Antonio Conte in tv e in conferenza stampa ha sottolineato come il tecnico e tutto l'ambiente siano rimasti molto provati per la scomparsa del ragazzino di 13 anni, da tempo malato di leucemia.

Poco prima della partita del Franchi l'attesa per il match s'era mescolata al profondo dispiacere per l'informazione ferale ricevuta. Ecco perché l'allenatore ha preferito restare in silenzio, lasciando al vice Stellini il compito di spiegare tutto: "Antonio è davvero molto scosso, preferisce non parlare – ha ammesso durante le interviste televisive e in sala stampa -. Siamo tutti molto provati dalla scomparsa di Daniele, di fronte a cose del genere né il calcio né altro hanno importanza. Ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento di dolore".

Chi era Daniele, 13enne tifoso del Napoli morto prima della partita

Daniele era malato da tempo. A 13 anni, nel momento in cui l'adolescenza inizia a fare capolino, la sua vita è stata stroncata da quel brutto male che lo aveva aggredito. Nonostante tutto ha cercato di essere vicino al ‘suo' Napoli quando ha potuto. Un paio di anni fa, quando sulla panchina degli azzurri c'era Rudi Garcia, i genitori e il club esaudirono il desiderio che aveva espresso prima di essere operato: andare nel ritiro della squadra. E venne accontentato.

Da allora è iniziato il rapporto speciale con tutto l'ambiente. Lo stesso presidente, Aurelio De Laurentiis, s'è prodigato mostrando grande vicinanza al piccolo e alla famiglia attivando la catena delle conoscenze perché potesse avere le cure migliori.

"Caro Daniele, ci hai regalato mesi di gioia stando vicino a noi – le parole del massimo dirigente nel nessaggio condiviso su X -. Nonostante la tua malattia hai trasmesso forza, coraggio e allegria. Ti dedichiamo la vittoria e sappiamo che da lassù continuerai a seguirci con l’amore che ci hai dimostrato. Resterai per sempre nei nostri cuori".

Qualche ora prima era stato Edoardo De Laurentiis, vice-presidente e figlio del patron a esprimere malinconia e sconforto: "Buon viaggio grande piccolo campione. Hai lottato come un guerriero fino alla fine", la frase a corredo di una foto che vede il piccolo Daniele in campo accanto ai calciatori a esultare per una vittoria.

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Il rapporto tra Daniele e la squadra: "Ci guarderà da lassù e mancherà tanto"

Daniele era benvoluto da parte degli azzurri, che avevano preso a cuore la sua vicenda. Anguissa ha messo al polso una fascetta sul quale ha scritto ‘forza Daniele' e l'ha mostrata in occasione dell'esultanza per il successo a Udine.

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E a Firenze è stato Spinazzola a leggere un messaggio a nome di tutta la squadra: "Vogliamo mandare un grande abbraccio alla famiglia di Daniele, oggi ci guarderà da lassù, ci mancherà tanto, ci ha dato tanti insegnamenti". Conte stesso lo aveva incontrato più volte e aveva un pensiero speciale: quando il ragazzino non poteva essere presente allo stadio, gli telefonava. E se ce n'era l'opportunità Daniele era ben accolto dai giocatori anche a bordo del bus.

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