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Rugani svela cosa gli ha detto Thiago Motta al primo giorno di Juve: “Non credo abbia cambiato idea”

Daniele Rugani si sta imponendo all’Ajax e non rimpiange di aver lasciato la Juventus, anche perché Thiago Motta non gli ha lasciato altra scelta.
A cura di Paolo Fiorenza
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Daniele Rugani è ‘The Wall' all'Ajax: quando il difensore toscano è in campo con la maglia dei Lancieri (adesso è diventato titolare, avendo giocato dal 1′ le intere ultime due partite vinte in campionato contro Almere City e Sparta Rotterdam, ed anche il match di Coppa d'Olanda vinto col Telstar), la squadra allenata da Farioli non prende mai gol. Siamo a zero reti concesse in 611 minuti, una statistica importante e non casuale. E chissà se qualcuno alla Juventus sta rimpiangendo di aver sbolognato Rugani in prestito in Olanda, alla luce degli infortuni di Bremer e Cabal, che resteranno fuori fino al termine della stagione. Daniele non ha rimpianti per essere andato via da Torino, del resto il nuovo tecnico Thiago Motta non gli ha lasciato molta scelta fin da subito.

Cosa disse Thiago Motta a Rugani il primo giorno di raduno alla Juve

"Se spero in una chiamata della Juventus a gennaio? Sinceramente, non ci penso – spiega Rugani alla Gazzetta dello Sport – Ho digerito tutto, non porto alcun rancore nei confronti della Juve: i rapporti con il club sono ottimi. All'Ajax sto benissimo e Thiago Motta con me è stato molto sincero e diretto al primo giorno di raduno: mi ha detto che non rientravo nel progetto tecnico. Talmente schietto, che non credo possa cambiare idea dopo pochi mesi. Uno può condividere o meno la scelta, però ho apprezzato la sincerità di Motta, è stato limpido e corretto con me. Sarebbe stato molto peggio vivere nel dubbio per due mesi. Peccato soltanto non avere avuto una possibilità in allenamento, a luglio ero infortunato. Sono contento così: all'Ajax sto vivendo una esperienza super sotto tutti i punti di vista".

Daniele Rugani applaude i tifosi dell'Ajax in trasferta dopo l'ultima vittoria contro lo Sparta Rotterdam
Daniele Rugani applaude i tifosi dell'Ajax in trasferta dopo l'ultima vittoria contro lo Sparta Rotterdam

A 30 anni Rugani si sente ancora al top, non si preclude nulla e manda un messaggio a Spalletti, che guardi la Eredivisie: "Spero mi guardino tutti, non solo gli osservatori della Juve ma anche quelli degli altri club: compreso l'Ajax. Sto facendo bene e sogno di tornare anche in Nazionale. Il futuro? Sono concentrato a disputare una gran seconda parte di stagione con l'Ajax, da protagonista. A giugno vedremo".

L'Ajax e l'Olanda, un altro mondo per Rugani

Il difensore di Lucca ha solo belle parole per il calcio olandese e l'ambiente dell'Ajax: "Il blasone e i titoli del club si respirano in ogni angolo del centro sportivo e di Amsterdam. La prima volta che ho indossato la maglia biancorossa ho subito avvertito grande responsabilità. Cosa mi ha colpito maggiormente? Lo stadio e la tifoseria, caldissima ed esigente. Una volta vincevamo 1-0 e il pubblico ha iniziato a mugugnare perché abbiamo rallentato un po'. Alla fine abbiamo portato a casa il successo, ma senza segnare altre reti. In Italia avremmo esultato, qui no. I tifosi dell'Ajax vogliono i risultati, ma anche divertimento dalla propria squadra. C'è un'altra mentalità in Olanda e per me è un grande arricchimento. Andare al campo in bicicletta è la normalità. Per non parlare dell'attenzione al vivaio: ogni giorno la tocchi con mano, settore giovanile e prima squadra sono collegatissimi".

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