Fury accusato di aver violato una regola poco nota della boxe prima del match con Usyk: colpa della barba
Tyson Fury sfida questa sera Oleksandr Usyk, sul ring di Riyadh (in Arabia Saudita) vuole prendersi la rivincita dopo la sconfitta maggio scorso e con essa anche il titolo mondiale dei pesi massimi WBC, WBO e WBA di boxe. Dopo il clamore sollevato dal faccia a faccia silenzioso durato una decina di minuti (coi due colossi a fissarsi negli occhi senza battere ciglia), a tenere banco a poche ore dal combattimento è la polemica sollevata dallo staff dell'ucraino a causa della barba sfoggiata dall'avversario: ritenuta troppo folta, una palese "violazione delle regole" e per questo da rasare.
Il manager di Usyk solleva il caso a poche ore dall'incontro
Nell'immediata vigilia del duello, il promotore del 37enne Usyk, Alex Krassyuk, ha sostenuto che quel vezzo può conferire al britannico un vantaggio illecito e, per dare maggior peso alle sue ragioni, ha fatto riferimento ai regolamenti del WBC (World Boxing Council).
"Le norme – ha ammesso a Sky Spots – lo dicono chiaramente: un pugile può portare barba e/o baffi tagliati a condizione che, a discrezione della commissione e del supervisore, lo spessore dei peli del viso non: attutisca o in alcun modo influenzi l'impatto o la traiettoria dei pugni; o causi tagli o abrasioni al suo rivale. Quindi, la barba di Tyson deve essere tagliata. Andremo anche oltre se necessario".
L'incontro è molto atteso, i pugili hanno fatto scintille nei consueti appuntamenti d'avvicinamento al match che in Italia sarà trasmesso alle 21 su Dazn. Ecco perché la levata si scudi dell'entourage di Usyk è stata interpretata come una sorta di gioco mentale anche alla luce di regole per le quali avere peli sul viso nel pugilato professionistico non è del tutto vietato, a patto che siano tagliati a una certa lunghezza, la mascella del pugile sia chiaramente visibile.
Il presidente della WBC lo smentisce: "Sono giochi mentali"
Lo stesso presidente del WBC, Mauricio Sulaiman, ha sminuito le proteste di Krassyuk, sottolineando che da parte della commissione che ha il compito di supervisionare il combattimento non sono state sollevate eccezioni né riscontrate irregolarità di alcun genere. "È proprio in base al regolamento che la commissione di pugilato ha ritenuto non vi fossero problemi. Si tratta solo di giochi mentali che fanno parte di grandi eventi come l'incontro tra Fury e Usyk".
Fury pronto alla sfida contro Usyk: "Ci saranno molto dolore e sofferenza"
Come l'ha presa il boxeur ucraino? A differenza del manager, non sembra aver dato grande importanza al ‘fattore barba'. Anzi, è stato molto lapidario nel commentare la questione: "Non aiuterà di certo Tyson Fury…". Quanto allo sfidante 36enne, che s'è sottoposto ad allenamenti estremi pur di vincere, di rimando ha lanciato un messaggio altrettanto forte e chiaro: "Non ho niente da dire, se non che ci sarà molto dolore e sofferenza in questo incontro che guarderete. Stasera farò un po' di danni". Chi vincerà? Ai pugni l'ardua sentenza. Chi li solleverà al cielo intascherà una borsa molto ricca (ma anche al perdente non andrà male).