video suggerito
video suggerito

L’Inter delle “riserve” basta a vincere con l’Udinese: nei quarti di Coppa Italia sfiderà la Lazio

I gol di Arnautovic e Asllani battono (2-0) i friulani nell’ultima partita degli ottavi di finale. Prossimo turno a febbraio, ancora una volta contro i biancocelesti travolti in campionato. Momenti di apprensione a San Siro per il malore di un tifoso che ha provocato l’interruzione del match per qualche minuto.
A cura di Maurizio De Santis
38 CONDIVISIONI
Immagine

L'Inter rivoltata come un calzino per il turnover non deve faticare per battere l'Udinese (2-0) e accedere ai quarti di finale di Coppa Italia. Nel primo tempo i gol di Arnautovic e Asllani (bellissima e fortunata la conclusione direttamente da calcio d'angolo) confezionano la vittoria che rimanda i nerazzurri a febbraio per incrociare (di nuovo) la Lazio, come indicato dal tabellone. Si chiude così la griglia degli ottavi, nella serata piovosa di San Siro durante la quale Simone Inzaghi dà fiducia a chi il campo lo ha visto di meno. E ha avuto ragione alla luce di quanto accaduto anche perché i friulani non peccano certo in coraggio ma hanno molto da rivedere quanto a compattezza difensiva.

Emblematica l'azione che ha portato i nerazzurri in vantaggio, giunta in fotocopia rispetto ad alcune precedenti per vie centrali. Gravissimo l'errore commesso da Ekkelenkamp che ha servito a Taremi un assist perfetto: prende palla, la tiene incollata al piede, avanza ancora un po' poi innesca il movimento dell'austriaco e lo mette in condizione di battere a rete in diagonale.

Immagine

Da applausi anche il raddoppio che arriva a freddo, subito dopo l'interruzione del gioco per il malore accusato da uno spettatore sugli spalti alle spalle della porta dei bianconeri (prontamente soccorso, è in condizioni stabili). Asllani inventa una parabola velenosa dalla sinistra: la sfera si curva, sbatte sul palo e carambola in porta. E gli ospiti? Sono lodevoli nelle intenzioni e per il modo in cui affrontano il match senza timori reverenziali ma mostrano un'incredibile fragilità nel reparto arretrato, sia per difetti strutturali sia per disattenzioni fatali. Runjaic toglie l'ex di turno Sanchez e Bijol, entrano Iker Bravo e Abankwah: è il tentativo estremo di raddrizzare la trama dell'incontro ma per sorprendere l'Inter è poco davvero.

Tanto basta ai nerazzurri, che nella ripresa vedono all'opera anche qualche big (Lautaro che sfiora anche il tris, Calhanoglu e Dumfries) inizialmente in panchina. C'è un po' di gloria anche per il portiere nerazzurro Martinez, al quale Touré nel finale scalda un po' le mani. Lunedì sera c'è il posticipo di campionato con il Como poi il 28 la sfida a Cagliari. Quanto alla Coppa Italia, se ne riparla tra tre mesi circa. Ci sarà tempo per pensarci, in mezzo ci sono la Supercoppa italiana e gli ultimi turni di Champions che saranno decisivi per accedere direttamente agli ottavi senza passare per i sedicesimi.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views