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Rashford pronto a lasciare lo United dopo l’esclusione col City: “Non me ne starò seduto a piangere”

Marcus Rashford ha spiegato pubblicamente di essere pronto a lasciare il Manchester United dopo l’esclusione nel derby col City: “È stato scoraggiante, ma non me ne starò lì seduto e piangerò. Penso di essere pronto per una nuova sfida”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Marcus Rashford ha avuto un giorno libero da Ruben Amorim dopo il successo del suo Manchester United contro il City di Guardiola. Un derby che però l'attaccante inglese non ha giocato dopo l'esclusione voluta dall'allenatore per una delle partite più importanti dell'anno per i Red Devils. Ben 24 ore che sono bastate al giocatore per fermarsi a pensare e ragionare sul suo futuro che potrebbe essere lontano dallo United già dalla prossima finestra di mercato prevista per il mese di gennaio. È stato lo stesso giocatore a spiegarlo nel corso di un'intervista.

L'ha fatto parlando al giornalista Henry Winter che ha raccolto le sue dichiarazioni pubblicandole su X. A 27 anni, e dopo aver segnato 138 gol in 426 presenze per lo United (e 17 in 60 per l'Inghilterra), Rashford ha spiegato: "È scoraggiante essere esclusi da un derby, ma è successo, abbiamo vinto la partita, quindi andiamo avanti – aggiunge -. È deludente, ma sono anche uno che, invecchiando, può gestire le battute d'arresto". A questo punto esce allo scoperto e svela la sua volontà di voler lasciare il Manchester United.

Marcus Rashford con Ruben Amorim.
Marcus Rashford con Ruben Amorim.

Rashford spiega perché vorrebbe lasciare il Manchester United

Rashford si mostra molto lucido nelle sue dichiarazioni: "Cosa farò al riguardo? Non me ne starò lì seduto e piangerò ma farò del mio meglio la prossima volta che sarò disponibile". A questo punto spiega tutto: "Personalmente, penso di essere pronto per una nuova sfida e per i prossimi passi e quando me ne andrò, non ci saranno rancori né riceverete commenti negativi da parte mia sul Manchester United. Sono fatto così come persona". Rashford sembra essere convinto di ciò che dice spiazzando evidentemente anche il club. "Se so che una situazione è già brutta non la peggiorerò – ha detto ancora -. Ho visto come altri giocatori se ne sono andati in passato e non voglio essere quella persona. Quando me ne andrò farò una dichiarazione che arriverà dal cuore".

L'attaccante prosegue nel suo discorso: "Sono a metà della mia carriera e non mi aspetto che il mio momento migliore sia adesso. Finora ho giocato nove anni in Premier League e questo mi ha insegnato molto, mi ha aiutato a crescere come giocatore e come persona". Rashford aggiunge: "Non ho rimpianti per gli ultimi nove anni né in futuro perché prendo le cose giorno per giorno e a volte succedono cose brutte, a volte cose belle. Cerco solo di mantenere un buon equilibrio". Rashford nonostante abbia segnato tre volte col nuovo United di Amorim, non sembra adattarsi al meglio al sistema di gioco del tecnico portoghese.

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