L’ex campione del mondo di rugby Ben Cohen: “Ho venduto la mia medaglia, dovevo sopravvivere al Covid”
Ben Cohen se la passa sicuramente meglio del suo ex compagno nella leggendaria Inghilterra che nel 2003 vinse la Coppa del Mondo di rugby, quello Steve Thompson cui è stata diagnosticata la demenza e che non ricorda neanche di averla vinta quella coppa, ma anche lui ha dovuto fare fronte a qualche problema negli ultimi anni, quando i riflettori su quel trionfo si sono spenti ed è rimasta solo la polvere di stelle. Materia di cui sono fatti i ricordi di quel che fu, ma con la quale non si pagano evidentemente le bollette di casa, come ha fatto capire Cohen quando ha rivelato di essere stato costretto a vendere la medaglia vinta in quel Mondiale "per sopravvivere al Covid".
I problemi di Ben Cohen dopo la fine della carriera di rugbista
Cohen, assoluto protagonista dell'epocale trionfo inglese del 2003 contro i padroni di casa dell'Australia, aveva già parlato delle sue difficoltà nell'adattarsi alla vita dopo il rugby. Dopo la conclusione della sua carriera agonistica nel 2011, il 46enne di Northampton ha preso parte alla versione inglese di ‘Ballando con le stelle', dove ha incontrato la sua compagna Kristina Rihanoff, poi è apparso in tre reality show. Tuttavia queste apparizioni televisive non sono state sufficienti a colmare il vuoto lasciato dal rugby, non solo nella sua vita ma anche nel suo conto in banca, che si è svuotato fino al punto di metterlo in grande difficoltà.
L'ex ala, che ha collezionato 57 presenze con la nazionale inglese, ha recentemente svelato i suoi problemi finanziari, causati da quella che ha descritto come una mancanza di altre competenze e capacità dovute alla sua dedizione totale al rugby. Cohen ha paragonato l'abbandono del rugby a fine carriera all'abbandono del servizio militare, sostenendo che la sua vittoria nella Coppa del Mondo "non gli ha portato niente" e che avrebbe preferito un lavoro dalle 9 alle 17 e una carriera diversa.
Il campione del mondo è stato costretto a vendere la sua medaglia: "Dovevo sopravvivere al Covid"
L'ex rugbista si è lasciato sfuggire la rivelazione sulla vendita della sua medaglia durante un intervento in diretta su talkSPORT: l'ex compagno di nazionale Phil Vickery, seduto accanto a lui in studio, ha trattenuto a stento le lacrime nell'apprendere le difficoltà di Ben e anche i tifosi hanno risposto con telefonate e messaggi di sostegno a Cohen. "Ho venduto la mia medaglia della Coppa del Mondo per sopravvivere al Covid. Dovevo sopravvivere – ha raccontato – non avevo niente con il Covid. Non ti dà da vivere. Vincere una medaglia ai Mondiali è fantastico ed è una grande eredità da lasciare ai propri figli e una storia, e possiamo parlarne. È fantastico che dia ad altre persone quella spinta, sai, quel momento. La realtà è che non ho lavoro. Dov'è il mio lavoro?".
"Almeno avevo qualcosa da vendere – ha continuato Cohen – Molte persone sono state messe in una posizione in cui non riuscivano a sbarcare il lunario. Ha colpito così tante persone. Si chiude il mondo e le bollette continuano a circolare, le polizze continuano a circolare e continuano a generare interessi. A chi ti rivolgi? Il governo non era lì per aiutarti. Il tuo mutuo continua a esistere, la tua seconda ipoteca continua a esistere, poi verranno a prenderti la casa. Per me è stato orribile cercare di ripagarlo. Ho rischiato di perdere la casa, ho pagato una fortuna in più rispetto a quanto era la mia polizza iniziale. Ma non sono stato l'unico a farlo".