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Edoardo Bove con il defibrillatore rimovibile può uscire dall’ospedale: cosa succede ora

Edoardo Bove potrà contare sul defibrillatore sottocutaneo dopo il malore accusato nella partita tra la sua Fiorentina e l’Inter. Tra qualche giorno il verdetto sulla possibilità di giocare a calcio in Italia o meno.
A cura di Marco Beltrami
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Edoardo Bove potrà contare sul defibrillatore sottocutaneo dopo il malore accusato nella partita tra la sua Fiorentina e l'Inter dello scorso 1° dicembre.  Un intervento presso l'Unità di terapia intensiva cardiologica dell'ospedale di Careggi permetterà ai medici di impiantare lo strumento al centrocampista viola ricoverato dopo il problema di natura cardiaca che in un primo momento aveva fatto temere per la sua stessa vita.

Defibrillatore per Edoardo Bove, potrà uscire dall'ospedale dopo il malore

Secondo quanto riportato dall'Ansa l'utilizzo del defibrillatore sottocutaneo è necessario per il protocollo sanitario dell'ospedale: infatti per essere dimesso dal nosocomio, è necessario l'inserimento di questo piccolo "angelo custode" che permetterà anche di capire nei prossimi giorni come si evolverà la situazione. Secondo fonti vicine alla Fiorentina questo defibrillatore è rimovibile e dunque Edoardo Bove, una volta raccolti tutti i risultati degli accertamenti e degli esami effettuati potrà decidere di comune accordo con i medici il suo futuro.

Edoardo Bove potrebbe anche fare a meno del defibrillatore, lo capiremo nei prossimi giorni

Infatti l'ex Roma capirà se potrà rimuovere o meno i defibrillatore, anche a quanto pare in totale autonomia. Bove dovrebbe essere dimesso dall'ospedale in questo fine settimana, da giovedì a sabato. Inizia a vedere la proverbiale luce fuori dal tunnel dunque Bove, che spera di poter tornare a giocare a calcio a livello professionistico. Molto dipenderà dalle risposte che arriveranno appunto sulla sua situazione cardiaca. Nel caso in cui Edoardo dovesse essere costretto a mantenere il defibrillatore, la sua carriera calcistica in Italia sarebbe di fatto conclusa.

Con questo salvavita che interviene repentinamente, in caso di problemi di natura cardiaca come tachicardia, fibrillazione ventricolare non può giocare nel Belpaese visto che la legge lo impedisce. Al contrario Bove potrebbe scendere in campo normalmente oltreoceano, in Premier ad esempio, e in quei Paesi che lo consentono. Un esempio è quanto accaduto ad Eriksen che ha lasciato poi l'Inter per sposare la causa del Manchester United. In quel caso però sin da subito si capì che il centrocampista danese non poteva fare a meno del defibrillatore, al contrario di Bove per il quale saranno necessarie le valutazioni del caso.

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