Angela Carini torna a combattere e vince il titolo italiano: “Questa è la mia rivincita”
Angela Carini alle scorse Olimpiadi ha raggiunto una popolarità planetaria. Il suo incontro con Imane Khelif è stato commentato anche da personaggi di rilievo, che non hanno nello sport il proprio campo principale. La pugile campana, che recentemente è stata attaccata da Irma Testa, prova a mettersi tutto definitivamente alle spalle e lo fa vincendo il titolo italiano, l'ottavo della sua carriera.
Carini vince l'ottavo italiano
Carini si è imposta nei Campionati Italiani Elite di Seregno nel ritorno sul ring dopo le Olimpiadi, e di fatto dopo l'incontro durato 45 secondi con Imane Khelif a Parigi 2024. Carini ha vinto l'ennesimo titolo nazionale, l'ottavo, imponendosi stavolta nella categoria dei 63 kg (alle Olimpiadi era iscritta ai 66 kg). In finale l'atleta campana ha sconfitto Daniela Golino con verdetto non unanime (quattro giudici su cinque in favore della campionessa).
Dopo aver trionfato la pugile ha detto: "Questo è il mio ottavo titolo e questi titoli li ho conquistati in cinque categorie diverse. Sono orgogliosa di me stessa, questa sera è stata la mia rivincita, ho vinto ancora una volta. Ora sono anche un tecnico, e il fatto di trasmettere a questi ragazzi tutta la mia esperienza mi rende tanto felice e orgogliosa. All'angolo avevo anche mio fratello Antonio e il mio maestro, sono circondata da amore e saluto anche il mio papà, che non c'è più ma è sempre accanto a me".
La pugile dedica il successo ai ragazzi di Caivano
Poi ha dedicato il successo ai ragazzi ai quali insegna la boxe nella palestra, intitolata a Pino Daniele, a Caivano in provincia di Napoli: "I ragazzi di Caivano a cui insegno boxe nel centro sportivo intitolato a Pino Daniele mi hanno guadato negli occhi e mi hanno sempre detto ‘Maestra, noi crediamo in te’. Loro mi hanno dato forza, era tornato il momento di fare i fatti sul ring e penso di avere risposto alla grande. Oltre che per i miei ragazzi, la vittoria è anche per mio padre, che dall’alto mi guarda”.