Sinner spiega perché vorrebbe rinascere nei panni di Berrettini con brutale onestà: fa ridere tutti
Jannik Sinner e Matteo Berrettini ancora insieme. Questa volta i due protagonisti dello splendido bis dell'Italia in Coppa Davis hanno regalato spettacolo in occasione dei SuperTennis Awards, serata di gala del tennis italiano che sarà trasmessa integralmente questa sera su Supertennis. Nell'intervista condivisa con Piero Chiambretti, non sono mancati i momenti divertenti tra i due che hanno dimostrato a più riprese di stimarsi molto e andare d'accordissimo. Uno in particolare? Quello relativo alla domanda sulla possibilità di rinascere l'uno nell'altro. Jannik ha fatto sorridere tutti.
Sinner e Berrettini ai SuperTennis Awards, intervista doppia con Chiambretti
Sinner, che ha spiegato perché non andrà a Sanremo, e Berrettini sono in sintonia non solo in campo come nel fortunato doppio di Davis insomma. I due sembrano complementari anche di fronte alle telecamere e a quesiti un po' diversi dal solito come quello relativo al ritrovarsi nei panni dell'altro. Quando infatti Chiambretti ha chiesto: "Se dovesse rinascere, le piacerebbe essere l'altro?", entrambi hanno risposto in maniera affermativa anche se per motivi diversi. Jannik simpaticamente si è lasciato andare ad una risata accompagnata da un "eeeh" per fare riferimento all'aspetto estetico di Berrettini. Insomma brutale onestà da parte sua. Una situazione che ha scatenato le risate generali.
Berrettini e il rinascere nei panni di Jannik Sinner
Quest'ultimo invece ha fatto più simpaticamente riferimento alle doti tecniche del numero uno al mondo: "Vorrei rinascere lui perché così scoprirei cosa si prova a non sbagliare mai". Per quanto riguarda invece la bellezza, il giocatore romano ha spiegato così il perché non sia stata d'aiuto poi per la sua carriera tennististica: "No, su una palla break non è che mi salvo con un sorriso". Un'intervista doppia che è proseguita così tra sorrisi e battute, come anche a proposito dell'approccio alle partite, diverso. Se Sinner ha fatto riferimento più che alla paura, ai dubbi su quello che lo aspetta, Berrettini ha spiegato: "Al contrario di Jannik mi capita di perdere, ma ho sempre avuto la sensazione che senza la paura io non riesca a performare bene".
E proprio grazie a questi atteggiamenti entrambi si sono tolti delle enormi soddisfazioni. Jannik che ha raggiunto la vetta del ranking, ha ricevuto anche i complimenti di uno dei suoi idoli, ovvero Roger Federer: "È un risultato diverso dal vincere uno Slam. Quando sono diventato numero 1, McEnroe e Federer mi hanno fatto i complimenti, è stata una bellissima emozione". Non è andata nello stesso modo in passato a Berrettini che ci ha scherzato su: "Sesto al mondo? Non mi ha chiamato nessuno, ho provato a chiamare io qualcuno ma mi hanno attaccato".
Battute a parte, entrambi hanno regalato emozioni quando hanno rivissuto il successo dell'Italia in Coppa Davis. L'anno scorso Sinner aveva promesso a Berrettini che avrebbero vinto insieme e così è stato. Jannik ha raccontato: "Quando abbiamo vinto l’anno scorso il legame con la squadra è stato importantissimo. Mi è dispiaciuto che l’anno scorso Matteo fosse fuori dal campo ma ci ha dato un’energia molto positiva. Ma non sono stato bene nel vedere che il suo nome mancava tra i vincitori della coppa". Una gioia culminata anche nelle lacrime di Malaga per Matteo: "È stato un momento felice. Un percorso iniziato a Bologna, anche da giocatori che non erano a Malaga, c’è il lavoro di tutto il team. Nelle nostre lacrime c’era tutto questo”