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Oscar lascia la prigione dorata in Cina dopo 175 milioni in 8 anni: “Ho visto cose fuori dal mondo”

Il brasiliano Oscar che sette anni fa accettò di lasciare il Chelsea e il calcio europeo per dire sì ai milioni della Cina è arrivato al capolinea della sua avventura orientale.
A cura di Marco Beltrami
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La ricchissima parentesi cinese di Oscar dos Santos Emboaba Júnior, meglio conosciuto solo come Oscar, sta volgendo al termine. Il centrocampista brasiliano è l'ultimo dei grandi colpi di mercato messi a segno dai club della Super League a chiudere la sua avventura lì, dopo che il vento rivoluzionario e faraonico dell'Oriente si è fermato. Aveva l'opportunità di fare grandi cose nel calcio europeo, ma ha preferito un'offerta economica irrifiutabile da parte dello Shanghai SIPG (oggi Shanghai Port) che gli ha permesso di incassare la bellezza di 175 milioni.

Oscar, l'ultimo colpo eccezionale di mercato rimasto in Cina

Il classe 1991 può essere considerato il massimo esponente del boom del calcio cinese, ma anche del suo declino. Fece molto rumore nel 2017 il suo addio al Chelsea, club in cui si era messo in mostra conquistando le attenzioni anche di altre big (Juventus compresa,) e alla possibilità di giocare in un campionato competitivo e in Champions, per accettare la proposta cinese. Lo Shanghai spese per comprarlo 60 milioni di euro, facendolo diventare l'acquisto più costoso della storia della Super League cinese.

Come "giustificare" quella scelta? Le parole dell'epoca non lasciarono dubbi: "La Cina ha un potere finanziario incredibile e a volte fa offerte che noi giocatori non possiamo rifiutare. Vengo da un ambiente sociale molto povero in Brasile. Non avevamo nulla. Questo è il frutto del mio lavoro".

Quanto ha guadagnato Oscar allo Shangai, le cifre faraoniche dello stipendio

24 i milioni di euro garantitigli a stagione da quello che si rivelò il suo nuovo club. Una cifra che gli permise di diventare all'epoca il secondo giocatore più pagato al mondo. Dei tanti campioni arrivati in terra orientale, lui è stato l'unico a restare attraversando nell'ordine, scandali di corruzione, pandemia e crisi economica. Questo perché ha avuto la fortuna di rinnovare il suo contratto prima che arrivasse la stretta sugli stipendi dei calciatori con il tetto salariale, che ha poi dato il la alla fuga dei campioni.

7 lunghi anni, prima che il suo contratto arrivasse al capolinea, con un bottino di tre campionati (2018, 2023 e 2024), una Coppa (2020) e una Supercoppa (2019) e con il titolo di migliori assist-man di sempre con 113 assisti vincenti, e 77 gol segnati in poco meno di 248 match giocati. Se ne andrà dalla Cina con un totale di 175 milioni di euro incassati.

Cosa lo attende ora a 33 anni suonati? Difficile pensare ad un'esperienza importante in un club europeo di primissimo livello visto che già negli anni scorsi nessuno ha bussato alla porta della sua prigione dorata. Oscar è combattuto tra due piste: la prima conduce al ritorno in patria, per chiudere la carriera in Brasile, la seconda verso un'esperienza nella Major League Soccer americana. Il ragazzo dal canto suo sembra avere le idee chiare: "Mia madre sta invecchiando e le mie sorelle hanno dei figli. Vogliamo essere vicini", ha ammesso Oscar a ‘Folha de Sao Paulo'.  Intanto l'avventura cinese è ormai quasi un ricordo, ma sarà difficile da dimenticare per lui che ha dovuto fare di necessità virtù anche grazie ai soldoni incassati: "La qualità della vita che esiste qui non l'ho vista da nessun'altra parte. È qualcosa fuori dal mondo".

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