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Perché in Qatar Norris ha lasciato vincere la Sprint a Piastri, non è solo un favore: strategia anti Ferrari

Con la doppietta nella Sprint la McLaren ha fatto un balzo in avanti vero il titolo Costruttori. Ma il gesto del pilota britannico nei confronti del compagno di scuderia è una sorta di lezione per la Ferrari, finora penalizzata anche dal rapporto controverso tra Leclerc e Sainz.
A cura di Maurizio De Santis
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Nella griglia di partenza del Gran Premio del Qatar, che si corre oggi a Lusail (ore 17), le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri scattano dalla seconda fila, davanti alle Ferrari di Charles Leclerc (3ª e 5° piazzamento) e Carlos Sainz (4ª e 7° posto). L'esito delle qualifiche è stato rimescolato dalla decisione dei commissari di gara che hanno penalizzato Max Verstappen (già campione del mondo) della Red Bull: l'olandese scatterà comunque davanti a tutti ma non in pole position che, a causa del provvedimento, è andata a beneficio di George Russell della Mercedes.

Se la corsa a Las Vegas ha già chiuso i giochi tra i piloti per l'alloro Mondiale, quella odierna potrebbe essere decisiva anche per assegnare un altro trofeo molto abito: il titolo Costruttori. Alla luce di quanto accaduto nella Sprint, le monoposto color papaya hanno fatto uno scatto in avanti rispetto alle Rosse di Maranello. E quel che è sembrato un gesto di classe, oltre che un favore ricambiato, tra i due alfieri del team britannico in realtà è la sintesi di una strategia di scuderia perfetta: la doppietta, in quell'assaggio di gara che è l'appuntamento del sabato, ha portato in dote punti pesanti per aggiornare la classifica delle Case, respingere l'assalto del Cavallino e accarezzare quel riconoscimento che manca dal 1998 (quando Mika Häkkinen vinse il titolo e David Coulthard arrivò terzo) e che nel 2007 venne cancellato a causa dello "spygate".

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Un aspetto, quello dell'armonia tra piloti a corredo di legittime ambizioni personali, che vale molto se messo in controluce con quanto accaduto alla Ferrari (anche) in Nevada per lo sfogo di Leclerc contro Sainz (e relativa reazione). Nonostante il chiarimento avvenuto a caldo e dinanzi al Team Principal, Vasseur, scorie d'amarezza sono trasparite anche nelle parole sarcastiche del monegasco in ambito di presentazione dell'evento in Penisola Araba. Non si pesteranno i piedi l'uno con l'altro per non intaccare ulteriormente l'interesse della Scuderia, ma averlo lasciato trasparire (e fatto) finora non ha sicuramente giovato.

McLaren favorita sulla Ferrari per il titolo Costruttori dopo la Sprint in Qatar

Grazie ai 15 punti conquistati ieri, rispetto ai 9 raccolti dalla Ferrari (per il 4° e 5° posto del monegasco e dello spagnolo), la McLaren ha consolidato il primato e vi ha (quasi) messo le mani sopra a due tappe dalla conclusione del Circus (compresa questa nel Golfo Persico): ha 623 punti, +30 di vantaggio sul Cavallino (593) e addirittura +67 sulla Red Bull (556).

Un distacco che lascia alla squadra diretta da Andrea Stella qualche opportunità in più per tagliare fuori dalla lotta i rivali diretti nella corsa al titolo Costruttori già in Qatar. A patto che, al netto degli 88 punti complessivi ancora a disposizione (tra Gran Premio attuale e quello finale ad Abu Dhabi), faccia propri almeno 14 punti in più nel duello con i ferraristi. Le combinazioni di risultati sono differenti, tutte favorevoli alla McLaren sempre che le monoposto di Maranello non facciano exploit e le stesse monoposto papaya non incappino nel più classico GP in cui va tutto storto.

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L'eleganza di Norris e l'importanza del gioco di squadra con Piastri

Non è arrivato alcun ordine di scuderia che imponesse a Lando Norris (primo) di lasciare strada a Oscar Piastri (secondo). Se lo inglese lo ha fatto, rallentando in maniera plateale dopo essere stato in testa nella Sprint per ben 19 giri e con Russell nelle vicinanze, è stato (anche) per rendergli un favore rinsaldando così i piani della Scuderia: in Brasile fu l'australiano a rinunciare alla propria posizione permettendo al compagno in McLaren di vincere la Sprint Race di San Paolo quando era ancora in concorrenza con Verstappen per il titolo piloti.

"La squadra mi ha detto di non farlo – le parole di Norris alla fine della Sprint – perché Russell era molto vicino. Ma Oscar ha fatto la sua parte parte cercando di aiutarmi a vincere in Brasile e avvicinarmi a Verstappen in campionato. È così che dobbiamo lavorare, come una squadra e gli ho ricambiato il favore".

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