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La follia in finale di Copa Libertadores col fallo criminale di Gregore: espulso dopo solo 2 minuti

Assurdo gallo a inizio della finale di Copa Libertadores tra Atletico Mineiro e Botafogo: dopo solo 2 minuti, Gregore ha sferrato un calcio al volto di Fausto Vera, scaraventandolo, tramortito, a terra. Per il giocatore bianconero espulsione diretta, per Vera solo un grande spavento e una dura botta che non gli ha impedito però di continuare a giocare.
A cura di Alessio Pediglieri
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La finale di Copa Libertadores tra Atletico Mineiro e Botafogo si è accesa immediatamente subito dopo il fischio del calcio d'inizio. Appena 120 secondi più tardi i bianconeri di Rio de Janeiro si sono ritrovati in inferiorità numerica. Colpa di una fallo criminale da parte di Gregore che è entrato in modo scomposto e pericoloso su Fausto Vera: un'entrata folle, che è costata il rosso diretto.

Gregore perde la testa: il calcio sul viso di Vera impressionante

Impressionante per cattiveria e pericolosità il tackle a gamba altissima da parte di Gregore che si è fatto prendere da una vis pugnandi eccessiva, dopo solo 2 minuti di gioco della finale tutta brasiliana di Copa Libertadores: il giocatore del Botafogo ha colpito rudemente in pieno volto Fausto Vera, piantando i tacchetti della scarpa tra orecchio e collo dell'avversario, scaraventandolo direttamente a terra. Una violenza esagerata ed ingiustificata che ha portato alla sacrosanta espulsione diretta di Gregore che ha provato a giustificarsi.

Il terribile fallo di Gregore: Vera tramortito a terra

Le immagini dei replay hanno evidenziato la cattiveria del gesto, che già si era notata a velocità normale, con il rischio nei confronti di Vera di subire danni davvero peggiori di quanto poi alla fine è successo. Il gioco ovviamente, con il risultato fermo sullo 0-0, è stato immediatamente fermato per permettere i soccorsi al giocatore dell'Atletico Mineiro: per il colpo subito Fausto Vera è rimasto a terra, tramortito e semicosciente. Poi le cure del caso e il ritorno in campo per proseguire a giocare regolarmente per la serenità di tutti, che temevano il peggio.

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