Roberto Mancini accetta il Tapiro d’Oro e se la ride: “Buonuscita milionaria? Tutte bugie”
Per Roberto Mancini arriva anche il classico Tapiro d'Oro, premio consueto per chi è vittima del beffardo destino che, in questo caso si è abbattuto sull'ex ct della Nazionale, fresco esonerato dal medesimo incarico sulla panchina dell'Arabia Saudita dopo gli ultimi negativi risultati. Ma se da un lato l'allenatore jesino ammette che qualcosa non sia effettivamente andato nel verso giusto, non accetta le illazioni arrivate sulla sua buonuscita dorata che avrebbe ricevuto, di decine di milioni di euro. Rispondendo con un sorriso: "Sono solamente tutte bugie ai giornalisti piace scrivere cose assurde".
Mancini accetta il Tapiro ma non le bugie sulla sua buonuscita
Roberto Mancini era in carica dal 27 agosto 2023 e ha lasciato la panchina saudita lo scorso 24 ottobre 2024 dopo solamente 14 mesi di lavoro deludente. Ma ben retribuiti anche grazie alla ricchissima buonuscita concordata con la federcalcio saudita che le cronache riassumono in una cifra pantagruelica: 25 milioni di euro. Che sommati agli altri 25 milioni presi nel primo anno di carica, fanno del tecnico un Paperon de' Paperoni assoluto, determinando un particolare "record". Che Mancini ha però smentito a Striscia la Notizia nella puntata di martedì sera, 29 ottobre quando, ricevendo il Tapiro da Valerio Staffelli alla domanda diretta sulla buonuscita ha risposto sorridendo dietro gli occhiali da sole: "Tutte bugie".
Mancini conferma delle frizioni con la Federcalcio araba
Se da un lato, Roberto Mancini smentisce categoricamente di aver ricevuto un assegno plurimilionario nel momento dell'addio dalla panchina della nazionale dell'Arabia Saudita, dall'altro ha confermato le frizioni e i problemi che sono incorsi nei mesi della sua presenza da ct. 14 mesi iniziati nel più enorme entusiasmo e conclusisi tra rabbia dei tifosi, risultati più che modesti e una serie di incomprensioni che rischiavano di peggiorare ulteriormente tutto: "Sono dispiaciuto" ha detto a Striscia con il Tapiro in mano. "In questi mesi credo che abbiamo fatto un buon lavoro. A volte però i risultati non vengono e alla fine c’era del malcontento da ambo le parti".
Cosa farà adesso Mancini da "disoccupato"
Roberto Mancini ora è entrato di diritto tra gli allenatori liberi da qualsiasi contratto e dunque di nuovo sul mercato. Difficile rivederlo ancora all'opera a stretto giro, con la stagione già iniziata e le difficoltà di inserirsi in corsa in realtà particolari. Più facile pensare ad finale di 2024 "sabbatico" in attesa di una prima finestra di gennaio, quando anche grazie al mercato invernale e alle soste generali potrà eventualmente valutare possibili richieste. Con un occhio di riguardo ad un amore mai svanito, quello per l'Italia che resta nel cuore del tecnico: "Non si sa mai nella vita…" ha risposto a Staffelli pensando agli Azzurri oggi saldamente in mano a Spalletti. "È pur sempre il team più importante in Italia… Abbiamo fatto bellissime cose, oltre al record di 37 partite senza sconfitte"